Ieri, a Cagliari, tre meccanici sono stati accoltellati nella loro officina. La Squadra Mobile grazie alle immagini della telecamera è risalita ai presunti aggressori, si cerca il movente.
A Cagliari, tre meccanici sono stati accoltellati nella loro officina. Due sono gravi
Tre meccanici sono stati accoltellati nella loro officina, nella periferia di Cagliari.
L’aggressione è avvenuta nella giornata di ieri, intorno alle 17. Gli inquirenti hanno ritrovato sul posto un coltello da cucina, che parrebbe l’arma usata. Due delle vittime sono state trasportate in codice rosso, una presso l’ospedale Brotzu e l’altra al Policlinico di Monserrato.
Il più grave è Emanuele Pruner, 46 anni. L’uomo ha ricevuto una coltellata all’addome e nella notte è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per salvargli la vita, i medici mantengono la prognosi riservata. E’ in gravi condizioni, ma meno preoccupanti, anche il fratello Simone Pruner, 44 anni. I due insieme erano titolari del point service Eurocar, in via Dolcetta.
Il terzo dipendente, Marco Pila un giovane di 23 anni, è stato anche lui colpito, ma non ha riportato ferite gravi. Lo hanno medicato sul posto.
Arrestati i presunti aggressori, si cerca il movente
Nella notte c’è stata la svolta nelle indagini della Squadra Mobile. Gli investigatori hanno arrestato a Sestu i due presunti responsabili del triplice accoltellamento.
I Poliziotti, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, grazie alle informazioni raccolte sul luogo, ma soprattutto grazie alle immagini riprese da una telecamera, che ha immortalato l’auto usata per l’azione, sono risaliti ai due, un 46enne con precedenti e l’amico 40enne. Su disposizione del pm sono stati accompagnati in carcere a Uta, con le accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime.
Secondo una prima ricostruzione gli aggressori sono arrivati su un’auto. Il 46enne è sceso dalla vettura scagliandosi sui tre. Alla scena ha assistito il complice, rimasto accanto al veicolo, poi la fuga. Prima di scappare l’aggressore ha lasciato cadere l’arma, un coltello lungo una trentina di centimetri.
Ancora da chiarire il perché di una così efferata violenza e i ruoli ricoperti dai due in quella che sembra una spedizione punitiva.