Expo Dubai 2020 parte oggi negli Emirati Arabi Uniti. Fino al 31 marzo 2022 i 192 Paesi partecipanti di tutto il mondo mostreranno i propri progetti ed esporranno le proprie idee per costruire un futuro migliore per il pianeta in termini di mobilità, sostenibilità, resilienza delle risorse ambientali, energetiche e idriche.
Expo Dubai 2020 parte oggi negli Emirati Arabi Uniti con 129 Paesi coinvolti
Arriva oggi la prima Esposizione Universale degli Emirati Arabi Uniti a Dubai. Expo Dubai 2020, rimandato di un anno a causa della pandemia da Covid-19, durerà fino al 31 marzo 2022. Ben 192 sono i Paesi coinvolti da tutto il mondo e presenteranno i loro progetti su alcune questioni urgenti come mobilità, sostenibilità, e resilienza delle risorse ambientali, energetiche e idriche. “Connecting Minds, Creating the Future” (Collegare le Menti, Creare il Futuro) è infatti il tema di questa edizione dell’Expo. I Paesi saranno dunque chiamati a confrontare fra di loro le proprie idee per costruire un futuro migliore per il pianeta.
«Siamo orgogliosi di accogliere i rappresentanti di 192 Paesi nella terra della tolleranza e auspichiamo che questo evento possa servire a trovare soluzioni alle sfide globali, con un livello di cooperazione internazionale di cui l’umanità ha bisogno», ha affermato Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai.
L’Italia all’Expo di Dubai 2020
Fra i 192 paesi partecipanti da tutto il mondo ci sarà pure l’Italia. Il nostro Paese sarà rappresentato da ben 15 regioni che metteranno in luce la bellezza, l’ingegno e l’artigianato italiano che si distingue sul mercato soprattutto nel settore agroalimentare, nel design e nella meccanica. Mai così tante regioni d’Italia hanno partecipato insieme a un’esposizione universale all’estero e ognuna di queste mostrerà le proprie bellezze e specificità.
Il Padiglione Italia è stato ideato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria. Si propone di mostrare “la bellezza che unisce le persone con un’architettura viva nel segno della circolarità”, come riporta il Quotidiano Nazionale. Grazie a questo progetto il Padiglione Italia ha già ricevuto un premio durante i Construction Innovation Awards negli Emirati Arabi Uniti come miglior progetto imprenditoriale dell’anno.
«Seguendo il principio dell’economia circolare il progetto usa materiali organici o riciclati nella costruzione. Un approccio ‘circolare’ che credo debba essere alla base di ogni nuovo progetto nell’era post-Covid-19 – spiega Ratti -. Il Padiglione è all’aria aperta coperto da un tetto formato da tre barche. Lo spazio è separato dall’esterno da una facciata in corde nautiche. I ricambi d’aria naturali garantiscono maggior sicurezza rispetto alla diffusione del Covid-19 e permettono anche maggior sostenibilità e risparmio energetico evitando il condizionamento dell’ambiente interno».
Come racconta il Giornale Nazionale, Gabriele Salvatores celebrerà la bellezza dell’Italia. Il famoso regista, vincitore del Premio Oscar, ha ideato una serie di contenuti altamente scenografici, suddivisi in due sezioni: il Belvedere e il Saper Fare Italiano. Il Belvedere mostrerà, con proiezioni a 360 gradi, i paesaggi italiani più suggestivi; il Saper Fare italiano, invece, verrà rappresentato su uno schermo di 100 metri quadrati. Lo spettatore ammirerà il meglio delle ‘arti artigiane’ dell’agroalimentare, della meccanica, del design e delle tecnologie più sofisticate.
Si prevede un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno per il Padiglione Italia e oltre 5 milioni nell’arco dell’evento. «Il progetto di Ratti, Rota, Gatto e F&M – spiega Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo Dubai 2020, – ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione Italia è realizzato con il contributo di aziende partner grandi, medie e piccole, chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare, nell’architettura digitale».