Per l’inchiesta Citrobacter la Procura di Verona ha iscritto nel registro degli indagati sette persone tra ex vertici e medici, accusandoli con l’ipotesi di reato di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime in ambito sanitario. I sette indagati sarebbero responsabili della morte o delle conseguenze gravi sulla salute di 89 neonati tra la fine del 2018 e il 2020 nell’ospedale Donna e del Bambino di Borgo Trento di Verona.
Inchiesta Citrobacter: la Procura di Verona continua a cercare i responsabili degli 89 bambini colpiti dal batterio killer
Nuovi aggiornamenti arrivano dall’inchiesta Citrobacter, aperta dalla Procura di Verona sugli 89 neonati colpiti dal batterio killer tra la fine del 2018 e l’anno scorso all’ospedale Donna e del Bambino di Borgo Trento di Verona. Alcuni neonati morirono altri invece subirono problemi gravi di salute a causa dell’infezione. Il batterio Citrobacter si era annidato in un rubinetto dell’acqua utilizzata dal personale della Terapia intensiva neonatale per preparare il latte in polvere. Solo il 12 giugno 2020, quando i contagi aumentarono e partirono le proteste delle mamme, il punto nascite venne chiuso e sanificato. La Procura di Verona aveva quindi aperto poi un’inchiesta e oggi ha iscritto sette persone nel registro degli indagati. La notizia arriva questa mattina da Il Giorno.
Sono indagati ex vertici e medici della struttura con le ipotesi di reato di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime in ambito sanitario. Secondo quanto rivela oggi il Corriere di Verona, si tratta di soggetti che erano già stati coinvolti in provvedimenti amministrativi da parte dell’Azienda Ulss Scaligera. Gli indagati in questione sono: l’ex direttore generale Francesco Cobello, attuale direttore della Fondazione Scuola Sanità Pubblica, Chiara Bovo, ex direttrice sanitaria e ora alla direzione della funzione ospedaliera a Schiavonia (PD); la direttrice medico della struttura Giovanna Ghirlanda; il primario di Pediatria Paolo Biban; Evelina Tacconelli, direttrice di Malattie Infettive; Giuliana Lo Cascio, ex primario facente funzioni di Microbiologia e Virologia, ora a Piacenza; Stefano Tardivo, risk manager della struttura. Biban, Bovo, Ghirlanda e Lo Cascio erano già stati sospesi il 5 settembre 2020, con un provvedimento dell’ex direttore Cobello, ma erano poi rientrati a lavoro.