Italia-Spagna, nella semifinale della Nations League, si chiude con la vittoria degli iberici, che dopo 40 anni tornano a festeggiare un successo nel nostro Paese, conquistando l’accesso alla finale. Decisiva la doppietta firmata da Ferran Torres. La cronaca, i pronmossi e i bocciati.
Il primo tempo di Italia-Spagna
Chiesa è il primo azzurro a cercare concretamente la via del gol, con una battuta di destro dal limite dell’area, che Unai Simon, in tuffo, riesce a neutralizzare. Dopo di lui, un paio di minuti più tardi, fa qualcosa di simile Bastoni, ma l’esito è sostanzialmente sovrapponibile. La risposta spagnola arriva al 13′ con Oyarzabal, il cui tiro da buona posizione, viene provvidenzialmente murato da Bonucci.
Cinque minuti dopo, Oyarzabal va via bene sull’out mancino e poi mette al centro un pallone sul quale goffamente Bastoni non riesce ad arrivare, diversamente da Ferran Torres, che lo insacca nell’angolino basso alla sinistra di Donnarumma. Al 19′, poi, Marcos Alonso calcia in porta dal limite dell’area, la parata che Donnarumma non trattiene il pallone che va a colpire il palo, poi Bonucci, in anticipo su Koke, riesce a liberare miracolosamente la sua area.
È invece al 29′ che Di Lorenzo, sfruttando una battuta di un corner, colpisce di testa verso la porta avversaria, che tuttavia non riesce a inquadrare. Al 35′ Bernardeschi vola sulla corsia di destra e dalla corta distanza, impegna Unai Simon in una difficile parata a terra, che riesce anche con l’aiuto del palo alla sua sinistra. Poco dopo Insigne si trova a calciare un rigore in movimento, ma di destro manca clamorosamente la porta spagnola.
Al 37′, invece, una conclusione di sinistro da posizione defilata di Oyarzabal, è domata a terra da Donnarumma. Al 42′ l’Italia rimane in dieci, perché Bonucci colpisce con il gomito Busquets nella contesa aerea diun pallone, che induce l’arbitro Karasev a rifilargli il secondo giallo. Poco prima della chiusura del tempo, Oyarzabal, sempre dalla sinistra, serve un ottimo assist aereo per Ferran Torres, che raddoppia per le Furie Rosse.
Il secondo tempo
Nella ripresa gli iberici controllano bene il campo, non accelerano all aricerca di altri gol, ma evitano di concedere occasioni utili per far rientrare gli azzurriin partita. Al 62′ Chiesa colpisce un palo con il destro, dopo una bella ripartenza, ma il giocatore era in fuorigioco al momento delloscatto.
Giunti al 64′, Yéremi Pino lavora un bel pallone sulla tre quarti destra, si libera delle attenzioni di Emerson e poi crossa in favore di Oyarzabal, che di testa, sfiora il terzo gol per i suoi.
La gara si innervosisce, ma al 78′ Yéremi Pino serve un pallone a Marco Alonso, che il difensore trasforma in un tiro insidioso sul quale, tuttavia, Donnarumma risponde ‘presente’.
All’82’ la difesa spagnola commette un errore in fase di alleggerimento con Yéremi Pino, il quale spalanca la strada a Chiesa per uno scatto da maratoneta di 50 metri, che si chiude con l’assist che Pellegrini sfrutta per accorciare le distanze.
Italia-Spagna è tuttavia segnata. Gli uomini di Luis Enrique vincono e volano in finale della Nations League. Per gli azzurri sarà (soltanto) o 3° o 4° posto.
I Promossi
Reazione (Italia): gli azzurri vivono una serata da dimenticare al “Meazza”. Molte le prestazioni opache, ma va comunque riconosciuta alla squadra scelta da Mancini, una reazione d’orgoglio. Poco, troppo poco per meritare di più, ma qualcosa, alla fine, si è visto.
Oyarzabal-Ferran Torres (Spagna): la squadra di Luis Enrique gioca un’ottima gara, sfrutta a suo favore alcuni punti deboli degli azzurri, fino a rendersi imprendibile. Oyarzabal inventa due ottimi assist e Ferran Torres due ottimi modi per trasformarli in gol. I due sono più che promossi, come gran parte dei compagni, però.
I Bocciati
Bastoni-Insigne (Italia): l’azione nella quale la Spagna passa in vantaggio, sembra fatta apposta per esporre a brutte figure un difensore. Al di là di questo, tuttavia, nel primo gol di Ferran Torres, Bastoni non è né al posto, né fa la cosa giusta. Nel prosieguo, Insigne si ritrova tra i piedi la palla del possibile pareggio, ma manca clamorosamente un gol che, proprio perché è lui, non ti aspetti venga sbagliato. Le prestazioni opache tra gli italiani, però, sono state diverse.
Yéremi Pino (Spagna): il giocatore gioca una buona gara in fase offensiva, ma è suo l’errore (evitabile), che permette agli azzurri di accorciare le distanze. Alla fine la Spagna vola in finale, ma non c’è dubbio che l’avrebbe potuto fare con qualche ansia in meno.
Autore: Adriano Fiorini
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