E’ atteso in Consiglio dei ministri il decreto sull’allargamento della capienza di teatri, cinema, musei, stadi discoteche. Su quest’ultime, non c’è però ancora accordo.

E’ in arrivo in Cdm, il decreto capienza per la riapertura delle discoteche al 35%. Non c’è accordo

Riapertura discoteche, è in arrivo in Consiglio dei ministri il nuovo decreto capienza. Nella riunione di martedì, il Cts aveva dato il via libera alla riapertura, ma con molti paletti. Le discoteche potranno riaprire con una capienza massima del 35% al chiuso e del 50% all’aperto, compreso il personale dipendente, obbligatorio l’utilizzo di bicchieri monouso, di impianti di aerazione senza riciclo di aria, meccanismi di registrazione dei clienti, che consentano un eventuale tracciamento dei presenti e l’obbligo di indossare la mascherina, tranne quando si balla.

Il perché di tanto rigore lo ha spiegato lo stesso Comitato: “si tratta di attività che si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”.

Non è stato però ancora raggiunto un accordo, in quanto l’ipotesi del Cts non piace né ai sindacati né agli imprenditori del settore che sono pronti a mobilitarsi. Per Matteo Salvini, ma anche per gestori e associazioni di categoria, si tratta di misure improponibili.

Queste le parole di Salvini, ospite di “Non stop news” su Rtl 102.5: Oggi la Lega sosterrà una posizione europeista chiedendo una sostanziale e sostanziosa riapertura. La riapertura al 35% capienza per le discoteche è una follia, non riaprono neanche i locali, almeno il doppio di capienza. Se tu chiedi il green pass e quindi chi entra è vaccinato o tamponato, tu riapri al cento per cento. Questo vale per i cinema, i musei, gli stadi, gli uffici, tutti“.

Dubbi li hanno anche in Forza Italia e nel M5s, con quest’ ultimi che chiedono ristori adeguati e immediati se rimarrà quello il limite, mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza, è sulle posizioni degli esperti. Spetterà a Mario Draghi la sintesi tra le diverse posizioni.

Riapertura cinema, teatri, stadi

A differenza delle discoteche, sulle misure per cinema, teatri e stadi, c’è accordo nel governo e il via libera da parte delle Regioni, anche se sia il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che il sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali hanno ribadito che l’obiettivo è di riaprire tutto.

Per cinema, teatri e sale da concerto l’indicazione è per una capienza massima dell’80% al chiuso e del 100% all’aperto, sempre con certificato verde e mascherina. Nessuna limitazione invece per i musei, dove però dovrà essere garantita “l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase, con l’eccezione dei nuclei conviventi”.

Per quanto riguarda gli eventi sportivi, il Cts ha suggerito all’esecutivo di procedere ad un allargamento della capienza fino ad un massimo del 75% per gli stadi all’aperto e del 50% per gli impianti al chiuso. Capienza che “deve essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte, al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone”. L’accesso sarà consentito solo con il Green pass e sarà sempre obbligatorio l’uso della mascherina.