La Germania calcistica, e non solo, si ferma per piazzarsi davanti ai rispettivi televisori. È praticamente un regalo di Natale anticipato rispetto alla tabella di marcia quello gentilmente offerto dalla Bundesliga, il massimo campionato tedesco. Alle ore 18:30, sul manto erboso del Signal Iduna Park (o Westfalenstadion), impatteranno i due club più vincenti negli ultimi anni all’interno dei confini teutonici. Prima contro seconda. Favorita di sempre contro outisider di lusso pronta a detronizzare il solito monarca. Due club che possono contare su rose qualitative e su due bocche da fuoco invidiate dal resto d’Europa: Borussia Dortmund-Bayern Monaco sarà, infatti, anche uno scontro generazionale tra il re del goal (Robert Lewandowski) e l’erede al trono (Erling Haaland). Una partita nella partita che renderà questo Der Klassiker ancor più emozionante.

Borussia Dortmund-Bayern Monaco: i numeri delle due squadre

Un piccolo, grande, vuoto difficile da colmare per le inseguitrici. Il campionato tedesco ha archiviato appena tredici giornate (la quattordicesima è iniziata ieri con la vittoria dell’Union Berlino sul Lipsia), ma il primo verdetto stagionale è sotto gli occhi di tutti gli appassionati: i biancorossi della Baviera ed i gialloneri della Vestfalia hanno creato un accenno di vuoto in graduatoria (attualmente sei punti) sul Bayer Leverkusen terzo. Le Aspirine, in questo turno favorevole, dovranno accorciare sulle prime posizioni battendo il fanalino di coda Greuther Furth. Sarebbe una boccato d’ossigeno che spezzerebbe, per adesso, il tentativo di soffocamento del torneo da parte delle due superpotenze che impatteranno oggi pomeriggio.

Sì, perché la presa d’acciaio dei due leviatani è evidentissima anche nei freddi numeri. I padroni di casa del Borussia Dortmund tengono il passo dei campioni di Germania: 30 punti incassati frutto di dieci vittorie, zero pareggi o tre sconfitte. Positiva, ovviamente, la differenza reti (+14) grazie a 33 gol fatti contro i 19 subiti. Secondo miglior attacco del torneo ma ottava miglior difesa. Per diventare letale al cento per cento, Marco Rose dovrà aggiustare qualcosina nei meccanismi della sua retroguardia.

Problemi che non sembra conoscere Julian Nagelsmann, il ragazzo prodigio della panchina. Il Bayern Monaco vola in ogni competizione importante: in Bundesliga conserva un punto di vantaggio sui gialloneri con 31 punti incamerati fin qui, frutto di dieci vittorie, un pareggio e due sconfitte. La differenza reti è paurosa: +29 grazie alla bellezza di 42 reti realizzate e 13 subite. Neanche a dirlo, i biancorossi posseggono il miglior attacco del torneo e la miglior difesa in coabitazione con il sorprendente Friburgo. Numeri, davvero, fantascientifici per i campioni in carica.

Lewandowski-Haaland: il Re ed il Principe del gol

Incubi. Sentenze. Killer spietati. Più semplicemente, due macchine da gol praticamente inarrestabili. Borussia Dortmund-Bayern Monaco è anche la sfida tra Robert Lewandowski ed Erling Haaland, due straordinari attaccanti che non finisco di stupire. Questa sfida, in effetti, potrebbe incarnare il più perfetto passaggio di consegne tra il Re incontrastato del gol ed il Principe pronto ad ereditare il trono del vecchio sovrano. Le statistiche singole di questi due calciatori, lavoro di Transfermarkt, sono stratosferiche:

Numeri del 2021/22:

  • Haaland ha segnato 14 gol in 11 partite, media di un gol ogni 65′.
  • Lewandowski ha segnato 25 gol in 20 partite, media di un gol ogni 68′.

La loro storia in Bundesliga:

  • Haaland (al Dortmund dal gennaio 2020) ha segnato 50 gol in 50 partite di Bundesliga.
  • Lewandowski (4 stagioni al Dortmund e 8 al Bayern) ha segnato 291 gol in 363 partite di Bundesliga.

Media gol in Germania:

  • Nelle sue 50 presenze, Haaland ha segnato in media un gol ogni 81′.
  • Nelle sue 363 presenze, Lewandowski ha segnato in media un gol ogni 100′.

Una sfida eccezionale in un incontro elettrizzante che varrà, senza mezzi termini, la vetta del campionato tedesco: Marco Rose e Julian Nagelsmann si giocano moltissimo in questi accesissimi novanta minuti. Morale, punti pesanti ed una solida base d’appoggio per i traguardi futuri: benvenuti ad un fantastico Der Klassiker.

ANDREA MARI

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