Continuano le puntate natalizie di Movie Award. Nel terzo appuntamento andremo alla scoperta di un film che è diventato un cult natalizio. Parlermo di mostri, mogway e di umorismo nero. Abbiamo dedicato questa puntata a “Gremlins” di Joe Dante
“Nella mia mente vengono dalla Cina ed erano i risultati di un incrocio tra un drago e un panda”
Così Joe Dante spiega l’origine delle famose creature frutto della visionarietà di un’epoca.
Negli anni 80′ infatti era arrivata una generazione di film come “ I Goonies” e “Ghostbusters” che partivano dall’universo fantastico per toccare vari generi. Lungometraggi visionari che derivavano da idee fresche e innovative che hanno segnato un epoca. In questo filone si colloca “Gremlins, il film più celebrativo di Joe Dante che fu il quarto incasso per il 1984 ed ottenne un enorme successo anche per la critica.
Gremlins tra umorismo nero e critica sociale
Con la sua ambientazione natalizia e il suo incipit fiabesco “Gremlins” da l’idea inizialmente di essere un classico film per bambini ma poi cambia completamente. Stiamo parlando infatti di una favola nera dove l’umorismo la fa da padrone. È proprio grazie a questa caratteristica che il film risulta gradevole nonostante diverse scene violente. Aldilà del suo tono favolistico questo lungometraggio non nasconde una certa critica sociale contro l’ipocrisia del Natale e la società borghese che distrugge la fantasia. Non manca poi la morale verso l‘approccio all’ignoto.
Le controversie di Greemlins
Nonostante il grande successo e l’incetta di premi prestigiosi di categoria come i Saturn Awards “Greemlins” fu oggetto di diverse controversie. Venne innanzitutto criticato per l’eccessiva violenza tanto che, dopo l’intervento del produttore Steven Spielberg, ebbe dalla Motion Picture Association of America il divieto per i bambini al di sotto dei 13 anni. Alcuni critici videro poi nei greemlins un riflesso negativo degli stereotipi afroamericani a causa di alcuni elementi che caratterizzavano i mostriciattoli come il loro divorare pollo fritto con le mani ed indossare occhiali dopo il tramonto. Caratteristiche tipiche dei maschi afroamericani degli anni 80′.
Stefano Delle Cave