Nonostante il concorso Miss America ce la metta tutta a risollevarsi, il declino è ormai avviato.
La nuova reginetta viene dall’Alaska ed ha origini coreane
Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre è stata incoronata Miss America 2022: Emma Broyles. Una ventenne che per la prima volta ha portato il titolo in Alaska ed è la prima reginetta di origini coreane. Un’edizione a suo modo speciale in segna dell’inclusività, ma soprattutto perché la manifestazione festeggia il suo centenario ed è ripartita dopo un anno di stop causa Covid. Tuttavia, non c’è molto da essere felici, perché uno dei concorsi di bellezza più famosi al mondo non gode di buona salute. Anzi, sta vivendo una fase di lento e inesorabile declino.
L’evento non è mai sfuggito alle accuse sessiste, femministe e razziste, ma che tutta via è riuscito a tirare avanti. I concorsi di bellezza oggi ci sembrano nettamente superati, se non preistorici, alla luce di tutte le innovazioni della nostra società. Basti pensare al fatto che per i primi 50 anni il concorso accoglieva solo donne “caucasiche in buona salute” e si sono dovuti aspettare gli anni 80 prima che venisse eletta la prima reginetta afroamericana Vanessa Williams (alla quale venne anche ritirato il premio per aver pubblicato foto su riviste per adulti, il concorso le chiederà scusa dopo 30 anni).
Miss America non da più il successo di un tempo, la società è cambiata
A quanto sembra oggi giorno Miss America non sembra più necessario, per tanti anni è stato visto come un trampolino di lancio verso il mondo della moda o del cinema, oggi sembrano esserci nuovi modi per lanciarsi nel mondo dello spettacolo. Vincerlo contava relativamente, l’importante era farsi notare, oggigiorno per molte aspiranti modelle o attrici, non c’è più questa necessità. A dimostrazione che il pubblico ha perso interesse, la collocazione della manifestazione, trasmessa unicamente in streaming su Peacock, canale online della Nbc. Sono state inoltre abolite le gare in bikini dando priorità soprattutto all’impegno sociale, al talento, al ballo ed al canto.
Non va inoltre dimenticato lo scandalo che ruotò intorno al concorso qualche anno fa. Quello che non sono riusciti a fare i movimenti femministi, è stato fatto dal “Me Too”. A fine 2017 il presidente del concorso Sam Haskell viene travolto da uno scandalo: vengono pubblicate delle email da lui scritte chiaramente sessiste. Ben 49 ex reginette fecero pressione e lo costrinsero alle dimissioni.
Enrica Nardecchia