San Silvestro, patrono di animali domestici, bovini, muratori e tagliapietre, è il primo Papa dopo la libertà di culto proclamata dall’imperatore Costantino. Durante il suo pontificato, durato vent’anni, la chiesa combatte le numerose eresie e affronta i rapporti con l’impero d’ Oriente. Per l’ultima Rubrica Arte del 2021 parliamo della figura del primo Santo non martire della Chiesa Cristiana e delle sue più celebri raffigurazioni.

San Silvestro, tra storia e leggenda

San Silvestro, nasce a Roma nel III secolo. Alla morte del padre Rufino, viene educato dalla mamma Giusta e da un prete romano, tale Canzio, che si prende cura della sua formazione culturale e religiosa. Silvestro si dedica agli studi delle scienze e inizia ad avvicinarsi alla religione. Si trova però a combattere contro le superstizioni dell’epoca ancora dominate da una cultura principalmente pagana. Sotto la guida di Costantino il Grande, la Chiesa sta vivendo un momento di pace e tregua e l’ormai Papa Silvestro, continua a condurre il suo pontificato. Silvestro è in ottimi rapporti con l’Imperatore romano. La sua vita è semplice, in assoluta povertà e completamente dedicata ai bisognosi e ai poveri. Il suo pontificato dura circa ventidue anni. Muore a Roma il 31 Dicembre del 335, in quella notte che si chiamerà poi “la notte di San Silvestro”.

Tutti i racconti riportati negli scritti, riguardo a Silvestro, la conversione e il battesimo di Costantino, la donazione dell’imperatore al papa, ed il concilio di 275 vescovi a Roma, sono completamente leggendari. La storia, secondo la quale avrebbe battezzato Costantino, è pura leggenda poiché prove dell’epoca mostrano che l’imperatore ricevette il sacramento nei pressi di Nicomedia per opera di Eusebio, vescovo di quella città. Oggi il valore politico della figura di San Silvestro è infatti perso. Ma nelle rappresentazioni artistiche ci è stato tramandato in queste vesti.

Papa Silvestro nell’iconografia

Vignali, Battesimo di Costantino

Dal punto di vista iconografico, infatti, Silvestro è spesso rappresentato nell’atto di ammansire un drago, oppure accanto ad un fonte battesimale, con chiari riferimenti al Sacramento impartito a Costantino. Le raffigurazioni più diffuse, infatti, che vedono rappresentato questo Santo sono per la maggior parte affiancate alla figura dell’imperatore Costantino.

Roncalli, Battesimo di Costantino Imperatore

Nell’opera del pittore Jacopo Vignali, ad esempio, vediamo rappresentato il messaggio politico della Chiesa nei confronti dell’impero e dei fedeli. San Silvestro, in questo dipinto, è raffigurato mentre battezza l’imperatore Costantino. Tutta l’azione è finalizzata a sottolineare l’importanza maggiore del Papa rispetto all’imperatore. Così come nel dipinto il “Battesimo di Costantino” di Cristoforo Roncalli, dello stesso periodo. In quest’opera l’imperatore è rappresentato addirittura nudo e inerme, per sottolineare ancora di più la “sottomissione” al pontefice.

Miracolo del santo che chiude la fauci al drago e resuscita due maghi uccisi dall’alito del mostro

Un’altra delle raffigurazioni più note di Papa Silvestro si ritrova nei dipinti murali con “Storie di San Silvestro e Costantino” eseguiti da Maso di Banco nella  cappella di S. Silvestro, di proprietà della famiglia Bardi. Il ciclo celebra il Santo attraverso le scene della sua vita descritte nella Legenda aurea di Iacopo da Varagine, intrecciata con quella di Costantino. L’ultima scena è senz’altro la più conosciuta: “Miracolo del santo che chiude la fauci al drago e resuscita due maghi uccisi dall’alito del mostro”.  

Paolo da Caylina, Adorazione

Altra raffigurazione degna di nota è “L’Adorazione della Croce con i santi Costantino, Elena e Silvestro”. È un dipinto ad affresco attribuito a Paolo da Caylina il Giovane, databile al 1514 e conservato nella chiesa di Santa Croce a Brescia. Esso commemora l’invenzione della Santa Croce, cioè il ritrovamento delle reliquie della Passione da parte di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino I. L’affresco raffigura, da sinistra a destra, San Silvestro, il papa sotto il cui pontificato fu rinvenuta la Vera croce, Sant’Elena Imperatrice, che si recò a Gerusalemme per cercare le reliquie della passione e suo figlio, e l’imperatore Costantino I.

Ilaria Festa

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