Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente francese Emmanuel Macron si sono impegnati a coordinare la loro risposta al rafforzamento militare russo al confine ucraino. Lo ha comunicato la Casa Bianca, dopo l’incontro fra i due.

Dopo l’incontro con Biden, Macron non esclude una sua visita a mosca per cercare una soluzione diplomatica

Macron non ha escluso una sua visita in Russia per cercare una soluzione diplomatica alla crisi. Il presidente francese e quello americano hanno inoltre ribadito il loro sostegno “alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Macron e Biden si coordineranno sia sulle azioni diplomatiche in corso sia “sui preparativi per imporre costi economici rapidi e severi alla Russia se devono invadere ulteriormente l’Ucraina”.

“Il presidente Biden e il presidente Macron hanno convenuto che i loro team rimarranno in stretto contatto, anche in consultazione con gli alleati della Nato ei partner dell’Ue”.

La Russia ha schierato oltre 100 mila soldati sul confine ucraino. Gli Usa ei loro alleati accusano Mosca di prepararsi a invadere l’ex repubblica sovietica che è orientata a unirsi alle istituzioni occidentali, inclusa la Nato.

Da parte sua la Russia afferma che le truppe sono state schierate nella risposta alle minacce di Stati Uniti e alleati. 

Boris Johnson è preoccupato per l’attuale attività ostile russa al confine ucraino

Anche il presidente russo Vladimir Putin e il premier britannico Boris Johnson hanno avuto un colloquio telefonico. Al colloquio il leader russo ha accusato la Nato di non rispondere in maniera adeguata alle “ben fondate” preoccupazioni sulla sicurezza della Russia, accusando l’Ucraina di essere responsabile di “un cronico sabotaggio” degli accordi di Minsk ( accordi del febbraio 2015, con i quali si puntò a mettere fine al conflitto in Donbass).

Il premier britannico, secondo quanto riferisce Downing Street, ha espresso “la profonda preoccupazione per l’attuale attività ostile russa al confine ucraino”. Johnson ha ribadito che “ogni ulteriore incursione russa in territorio ucraino sarebbe un tragico errore di calcolo“. I due avrebbero concordato sul fatto che un’ “escalation” della crisi ucraina “non è nell’interesse di nessuno“. Inoltre Johnson avrebbe sottolineato “l’importanza del dialogo e della diplomazia” e “la necessità di includere l’Ucraina nei colloqui“. I due si sono infine accordati per “applicare uno spirito di dialogo alle attuali tensioni per trovare una risoluzione pacifica“.

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