Boris Johnson revoca le restrizioni extra in Regno Unito

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Di Redazione Metropolitan

Mentre in Italia si va verso un inasprimento delle norme in materia di Green Pass e somministrazione vaccinale, nel resto del mondo l’atteggiamento dei Governi verso la pandemia sta cambiando. Basti pensare alla politica della Spagna di trattare il Covid-19 come una normale influenza. Oppure al Sud Africa, dove al momento non sono previste chissà quali regole da seguire. Nel nostro Paese, invece, gli over 50 dovranno aver cominciato il ciclo di vaccinazione primario entro (e non oltre) il 1 febbraio e, a partire dal 15 dello stesso mese, sarà necessario essere in possesso della Certificazione Verde Rafforzata per andare a lavoro (e non solo). Una situazione analoga non si ravvisa nel Regno Unito, dove le cose presto andranno diversamente. Stando a quanto riferito da un’Ansa dell’Ultima Ora, infatti, il premier Boris Johnson ha formalizzato la revoca delle restrizioni extra attualmente in vigore.

Basta mascherine ovunque e smart working. La decisione di Boris Johnson

La variante Omicron ha portato ad un inasprimento della quarta ondata dell’emergenza pandemica da Coronavirus in moltissime nazioni. Difatti, la sua rapidità di diffusione ha causato un’impennata dei contagi e un innalzamento della curva epidemiologica a livello mondiale. Di conseguenza, gli esecutivi si sono adoperati per mettere in campo nuove misure a prevenzione del contagio. C’è chi ha indetto lockdown localizzati, chi come noi ha inserito l’obbligo di vaccino per le categorie più a rischio, chi ha deliberatamente scelto di abbassare la guardia. E poi c’è Boris Johnson, che ha optato per revocare le raccomandazioni relative a smart working, mini Green Pass vaccinale britannico e obbligo di mascherine ovunque. Una scelta che diventerà effettiva già da domani.

Benché la linea intrapresa dal premier d’oltre Manica non sia condivisa da tanti, la decisione ormai è presa. Tra coloro che vi si oppongono, però, ce ne sono alcuni che vi ravvisano un doppio fine, fa sapere l’Ansa. D’altronde non è un mistero per nessuno che il Primo Ministro inglese, negli ultimi tempi, sia finito al centro di un caos mediatico e giudiziario per via del tristemente noto scandalo del Partygate. E così, svariati politici ritengono che con questa mossa egli voglia garantirsi una buona base di consenso in vista di un probabile voto di sfiducia. Che sia vero o no, al momento non si hanno maggiori informazioni sulla questione. Quel che è certo è che, prima o poi, una reale convivenza con il virus, al di là di qualsiasi tipo di norma igienico-comportamentale, ci riguarderà tutti.

Scritto da Diego Lanuto.

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