L’incaricato d’affari indiano a Pechino non parteciperà alle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali perché la Cina ha scelto come tedoforo un ex soldato dell’Esercito popolare di liberazione, Qui Fabao. Il militare aveva partecipato agli scontri tra Cina e India del giugno 2020 nella valle di Galwan. Il portavoce del ministero degli Esteri indiano Arindam Bagchi ha affermato che la scelta cinese di onorare il comandante è “deplorevole”.
…Non solo l’India boicotta i Giochi Olimpici di Pechino
Oltre all’India, anche la Svizzera ha partecipato alle proteste contro le Olimpiadi invernali: centinaia di attivisti hanno marciato davanti la sede del comitato olimpico internazionale, accusato di essere complice delle “atrocità” di Pechino in Tibet e contro gli uiguri nello Xinjiang. Un manifestante a Hong Kong, oppostosi ai giochi per le stesse ragioni, è stato arrestato. Nel frattempo gli Stati Uniti, che non hanno mandato i propri funzionari a Pechino, hanno fatto sapere che le aziende cinesi che aiuteranno la Russia nell’eludere le sanzioni esposte per la situazione in Ucraina, subiranno delle conseguenze.
Il nome di Fabao, gravemente ferito negli scontri di Galwan e definito «eroe», figura nell’elenco dei 1200 tedofori, pubblicato sui media cinesi. Dopo che Arindam Bagchi, il portavoce del ministero agli Esteri, ha reso nota la decisione del governo, definendo «deplorevole» la scelta di Pechino, Doordarshan, la televisione pubblica indiana, ha annunciato che non trasmetterà la diretta degli eventi.
Nell’estate del 2020 militari indiani e cinesi che presidiano il confine himalayano nell’area del Ladak indiano si sono scontrati violentemente per la prima volta dopo una tregua di 45 anni: l’India ha dichiarato di avere perso almeno venti soldati, mentre la Cina non ha mai ammesso ufficialmente perdite.
Dopo gli scontri entrambe le parti hanno rafforzato la loro presenza nell’area, dove la tensione resta altissima, anche per lo stallo dei ripetuti incontri tra militari ad altissimo livello dei due Paesi. L’India aveva garantito il suo sostegno alle Olimpiadi invernali e ai Giochi Paraolimpici di Pechino lo scorso novembre, durante il 18esimo incontro tra i ministri agli Esteri di Russia, India e Cina.
Claudia Di Giannantonio
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