Ieri sera Papa Francesco è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Il pontefice ha parlato di Libia, di migranti e della necessità di toccare le miserie dell’altro. Spazio anche ad un discorso sulla famiglia e a momenti divertenti come quello sul tango

Papa Francesco da Fazio e il bisogno di toccare l’altro

“Ci sono lager nella Libia” . È la dura affermazione di Papa Francesco a Che tempo che fa. Il pontefice ospite di Fabio Fazio ha parlato dell’Unione Europea che “deve mettersi d’accordo” non lasciando l’onere del problema dei migranti solo ad alcuni paesi come Italia e Spagna. In particolare Papa Francesco ha parlato delle sofferenze dei migranti. “Ci manca il toccare le miserie e il toccarle ci porta all’eroicità, penso a medici e infermieri hanno toccato il male durante la pandemia e hanno scelto di stare lì. Il tatto è il senso più pieno”, ha detto il pontefice ribadendo che “toccare è farsi carico dell’altro“.

Il discorso sulla famiglia

“Serve vicinanza con i figli. I genitori che non sono vicini non operano bene, devono essere quasi complici dei figli, quella complicità che permette di crescere insieme padri e figli“. È quanto ha detto Papa Francesco rispondendo alle domande di Fabio Fazio sul rapporto genitori-figli. Il pontefice poi, sollecitato da Fazio, ha parlato anche delle sofferenze dei più piccoli affermando che l’unica risposta è “soffrire con loro”.

Spazio poi a momenti anche più mondani come il racconto della visita al negozio di dischi effettuata per benedire un negozio di amici. “Mi piacciono i classici, tanto. E mi piace il tango” , ha detto il Papa parlando dei suoi gusti musicali. Il pontefice ha poi ammesso di aver ballato il tango ricordando la sua vita a Buenos Aires perchè “un porteno che non balla il tango non è un porteno” .

Stefano Delle Cave

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