La maggior parte dei dispositivi di protezione individuale è stata progettata per adattarsi agli uomini nonostante le donne costituiscano circa il 90% della forza lavoro sanitaria.

I dispositivi di protezione individuale (Dpi) non sono fatti per le donne. Progettati per uomini questi ostacolano il lavoro delle operatrici sanitarie che per questo si sentono «sacrificabili». A denunciarlo è un sondaggio condotto dall’organizzazione no profit Women in Global Health, pubblicato sulla rivista JAMA Network. Le donne, in prima linea dallo scoppio della pandemia Covid-19, sono quindi costrette a lavorare usando strumenti protettivi inadatti alla loro conformazione fisica: camici «sformati», mascherine fastidiose e taglienti, occhiali e camici troppo grandi.

I dispositivi di protezione sono stati creati sulla fisionomica di uomini statunitensi ed europei

Le conseguenze di ciò sono abbastanza pericolose: minor protezione dal virus e il rischio di infortuni a causa di movimenti goffi e alterati e ovviamente stress mentale. Abiti non tagliati per aderire alle forme del seno e dei fianchi delle donne. La maggior parte dei dispositivi di protezione individuale è stata progettata per adattarsi agli uomini europei o statunitensi nonostante le donne costituiscano circa il 90% della forza lavoro sanitaria, e siano state in prima linea durante la pandemia di Covid-19.

Discriminazioni sessiste e non solo, anche etniche

Le donne, in questo sondaggio, hanno riferito anche che i camici e i Dpi obbligatori sono ostacoli all’uso del bagno o al cambio degli assorbenti durante il ciclo mestruale. Solo l’11% delle intervistate ha affermato di poter sempre usare il bagno quando necessario. E come se non fosse abbastanza, lo studio ha individuato un altro atteggiamento discriminatorio nei confronti di diverse etnie. Secondo le stime, infatti, le donne che lavorano in climi caldi, in particolare in Asia e Africa, hanno riferito che i Dpi hanno causato surriscaldamento, svenimento o disidratazione.

Anche in Paesi come il Regno Unito, dove i test di adattamento dei Dpi sono di routine, le intervistate hanno riferito che le maschere non si adattavano adeguatamente, in particolare per le donne non caucasiche. Alcune donne che indossavano foulard o acconciature più grandi hanno segnalato difficoltà a trovare maschere adatte, in particolare donne con i capelli ricci o afro. Ma in generale è un problema che affligge tutte le donne.

Enrica Nardecchia

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