Nel primo fragile tentativo di negoziato, al quinto giorno dall’invasione russa dell’Ucraina, le delegazioni di Ucraina e Russia si sono incontrate a Gomel, in Bielorussia, per tentare di raggiungere un cessate il fuoco. «La questione chiave dei colloqui è un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe dall’Ucraina» ha detto la presidenza ucraina prima dell’incontro. Per Kiev ci sono il ministro della Difesa Oleksii Reznikov e David Arakhamia, leader del partito del presidente Zelensky. Secondo il Jerusalem Post Roman Abramovich, su richiesta dell’Ucraina, è in Bielorussia per assistere ai negoziati. Per la Russia c’è un viceministro.
I negoziati si sono svolti a Gomel, nel confine con la Bielorussia
Le condizioni della Russia sono state poi chiarite da un comunicato del Cremlino, pubblicato dopo una telefonata tra Putin e Macron: la smilitarizzazione dell’Ucraina e la sua «neutralità», e il riconoscimento della Crimea come territorio russo. Secondo una nota dell’Eliseo, Putin si è impegnato a «sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni». Lo stesso presidente russo ha definito l’Occidente un «impero delle bugie». Per Putin un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la «smilitarizzazione e de-nazificazione» di Kiev, «quando avrà assunto uno status neutrale».
Quindi tra le condizioni poste da Putin ci sono: il riconoscimento dell’annessione della Crimea alla Russia, il no all’ingresso nella Nato, la «denazificazione» che significa il cambio di governo rispetto a Zelensky. L’ingresso di Kiev nella Ue, chiesto dal presidente ucraino, continua ad essere ritenuto dal Cremlino un «atto ostile». La preparazione di un tavolo diplomatico questa notte non ha fermato le armi. A Kharkiv le autorità locali denunciano la morte di decine di civili. In poche ore il rublo ha perso il 30% del suo valore.
Tra i partecipanti sembra esserci Roman Abramovich
Ai colloqui, a Gomel sulla riva del fiume Pripyat, è stata annunciata la partecipazione anche di Roman Abramovich. Il milionario russo con passaporto israeliano è «stato richiesto dall’Ucraina per aiutare nei colloqui e ha viaggiato fino in Bielorussia per partecipare alle discussioni» riferisce il Jerusalem Post. Nelle foto dell’incontro però non compare ancora. Il suo portavoce da Londra si è limitato a confermare il suo impegno negoziale senza fornire dettagli specifici. «Anche se l’influenza di Roman Abramovich è limitata si è reso disponibile a fare un tentativo».
Enrica Nardecchia
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