È arrivato da poco l’annuncio del ministro della cultura Dario Franceschini che proclama Pesaro come Capitale italiana della Cultura 2024. Una città che punta sulla partecipazione e l’imprenditorialità creativa si aggiudica il titolo per promuovere il suo progetto.
Il titolo della Capitale italiana della Cultura 2024 va a Pesaro
Tra le finaliste in gara c’erano anche altre dieci città italiane: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza. Il primato però è stato concesso alla città di Pesaro che così si aggiudica il premio di un milione di euro da spendere nel progetto che è stato precedentemente scelto dalla giuria. Il titolo viene conferito ogni anno ad una città e ha la durata di 12 mesi. Attualmente la Capitale della Cultura è Procida, mentre nel 2023 lo saranno Brescia e Bergamo.
Quando Pesaro, Città Creativa Unesco della Musica, ha presentato la sua candidatura nel luglio del 2021 ha messo subito in chiaro i principali obiettivi per questo progetto. Il proposito è quello di trasformare l’identità inconsapevole della città di Pesaro in patrimonio culturale attraverso un processo partecipativo. Ciò significa creare legami e forte partecipazione non solo tra i cittadini pesaresi, ma anche con artisti, imprenditori, e qualsiasi tipologia di soggetto che ha un interesse nei confronti della città. Stimolare e migliorare l’imprenditorialità creativa è un altro obiettivo che si pone la futura Capitale italiana della Cultura 2024. Facendo particolare riferimento al mondo del turismo sostenibile, della comunicazione sociale e dell’arte più in generale.
Il patrimonio artistico e culturale
Pesaro, dopo Ancona, è la città delle Marche più popolosa. Sorge tra due colline, il Monte Ardizio e il Monte San Bartolo e si affaccia sul mare Adriatico. Il suo centro storico è ricco di monumenti e luoghi di interesse in stile rinascimentale. Ma la città non spicca solamente per il suo patrimonio artistico, bensì è stata riconosciuta anche come Città Creativa Unesco della Musica nel 2017 proprio perché culla del grande musicista Gioachino Rossini. Si fa così portavoce della musica rossiniana e a lui dedicano anche annualmente il Rossini Opera Festival.
Pesaro quindi appare come un ricettacolo di cultura e il sindaco Matteo Ricci decide di dedicare questa nuova vittoria alla città di Kharkiv, una città ucraina che come Pesaro è stata dichiarata città della musica Unesco, ma che in questo momento sta attraversando un periodo molto complicato a casa della guerra nel paese.
Camilla Tecchio
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