Il leader dell’opposizione russa detenuto in carcere da oltre un anno, è stato riconosciuto “colpevole di frode su larga scala” dal tribunale Lefortovo di Mosca. L’accusa ha chiesto la pena di 13 anni di detenzione.

L’accusa del giudice contro Aleksei Navalny in Russia

Dopo essere stato arrestato diverse volte durante numerose proteste anti corruzione, si aggiunge ora l’ennesimo processo a suo carico per “frode e insulti a un giudice” e dunque oltraggio alla corte.

L’attivista e politico russo di origini ucraine Aleksei Navalny rischia di peggiorare la sua attuale situazione in carcere, dove sconta in Russia una pena di 2 anni e mezzo per “appropriazione indebita” per 30 milioni di rubli, dei fondi dell’azienda cosmetica Yves Rocher. L’annuncio del verdetto ha avuto luogo in un’udienza del tribunale fuori sede nella colonia penale N2 nella città di Pokrov.

L’avvelenamento di Aleksei Navalny nell’agosto 2020

Nel 2020 Navalny aveva rischiato la vita dopo essere stato avvelenato dalle forze del Cremlino con una bottiglietta d’acqua offerta gratuitamente dall’hotel dove alloggiava durante la sua campagna elettorale in Siberia.

 Il post su Instagram risalente al 19 settembre 2020 “Fatemi raccontare della mia ripresa”

In seguito a un malore sull’aereo di ritorno per Mosca infatti, era stato urgentemente ricoverato nel reparto di terapia intensiva per pazienti tossicologici nell’Ospedale di emergenza n.1 di Omsk.

«Alexei Navalny ha commesso frode, in particolare appropriazione indebita di beni di qualcun altro attraverso bugie e abuso di fiducia», dichiara la giudice Margarita Kotova.

Lara Luciano

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