Title track dell’omonimo album del 1983, “Let’s Dance” è uno dei maggiori successi della discografia di David Bowie.
Nonostante si rivela un brano di grande impatto commerciale, soprattutto tra i giovani, il singolo ha l’incongruo effetto di allontanare Bowie dai teenager; il musicista, infatti, afferma di non conoscere il mondo giovanile e cosa vogliano ascoltare. Il rifiuto ad accettare la nuova audience si percepisce nei due lavori successivi del cantante, che fanno molta fatica ad incontrare i favori dei giovani, soffrendone dal punto di vista creativo e del risultato artistico.
David Bowie “Let’s Dance”: il successo e il messaggio del videoclip
Il singolo esordisce alla quinta posizione delle classifiche inglesi e al primo posto della Billboard Hot 100 statunitense. Il successo della canzone si fa sentire in tutto il mondo, tanto da essere in vetta anche in Irlanda, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio; per cinque settimane “Let’s Dance” è primo in Nuova Zelanda e nei Paesi del Nord Europa, affermando la consolidata popolarità di Bowie.
Per il videoclip del brano viene scelta come location, tra le altre, un bar nel Nuovo Galles del Sud. Il cantante suona con la sua band e osserva una coppia di aborigeni australiani, che danzano come metafora dell’imperialismo culturale occidentale; a questo proposito, le red shoes menzionate nel brano vengono mostrate come simbolo dell’oppressione imperialista. Bowie descrive il video come un prodotto semplice e diretto, rivolto alla lotta contro il razzismo e la repressione.
Il significato del brano e i riferimenti alla cultura di massa
Con una vocalità fredda e un mood che vuole contrapporsi alle luci da discoteca, David Bowie ha intenzione di creare un brano movimentato, ma senza esagerare. I vari elementi, mescolati alla disco music anni Settanta, danno un risultato originale alla canzone. Nonostante le sonorità siano allegre, si percepisce un senso di fragilità e il desiderio di cogliere la magia di una notte, che potrebbe essere unica: <<Let’s dance for fear tonight is all>>.
Essendo un successo planetario, il brano è stato spesso utilizzato come colonna sonora nei prodotti commerciali. È presente nei due videogiochi per Playstation “Dance Dance Revolution Strike” e “Dance Dance Revolution SuperNova”. Inoltre, appare nelle pellicole “Gia – Una donna oltre ogni limite” con Angelina Jolie e alla fine di “Shall we dance”. David Bowie è guest star del film “Zoolander” diretto da Ben Stiller, in cui compare sulle note di “Let’s Dance”.
Flavia Carrogu