I disturbi alimentari, o della nutrizione, sono patologie caratterizzate da un comportamento alimentare disfunzionale. Solitamente associati a un’eccessiva preoccupazione per il peso con una visione del proprio corpo alterata, possono essere accompagnati da altri disturbi psichici come ansia e disturbi dell’umore. Secondo il Ministero della Salute, se non vengono curati in tempo possono portare ad avere seri problemi di salute, legati all’apparato cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico e al sistema nervoso centrale. Inoltre, negli ultimi anni si sono diffusi in soggetti sempre più giovani, in particolare in età preadolescenziale e nell’infanzia.
Quali sono i disturbi alimentari
Tra i disturbi alimentari più noti troviamo sicuramente Anoressia, che interessa il 2% della popolazione italiana, la Bulimia, presente nel 4,6%, e l’Obesità. I primi due, come specifica l’European Institute of Systemic-relational Therapies, hanno in comune la paura di non riuscire a fermarsi una volta che si inizia a mangiare, con la differenza che l’anoressia porta ad evitare di nutrirsi, mentre la bulimia da vita ad abbuffate periodiche dopo le quali la persona che ne soffre ricorre a metodi di eliminazione che variano dal vomito a sessioni di attività fisica intensa.
Sempre secondo l’EIST, l’obesità può essere una conseguenza del Binge Eating Disorder, quindi alimentazione incontrollata, ma può essere data anche da uno stile di vita sedentario. Altri disturbi alimentari sono la Pica, vale a dire l’ingestione di materiali non commestibili, e il Disturbo da ruminazione, caratterizzato da una masticazione prolungata e dal rigurgito del bolo. Questi due sono solitamente associati a disturbi mentali e patologie come la schizofrenia.
Quali sono le cause e come si possono affrontare
A causare i disturbi alimentari non è un unico motivo, ma sono dati da una molteplicità di fattori che l’EIST definisce di tipo bio-psico-sociale. Ma sono le cause psicologiche ad avere primaria importanza, in quanto implicano un disagio nell’assunzione di cibo e alla percezione dell’aspetto fisico, spesso dovuto anche a modelli estetici culturali. Se si intende affrontare i disturbi alimentari, quindi, l’EIST consiglia un percorso di psicoterapia in modo da avere un trattamento costruito su misura. Se il peso raggiunge livelli pericolosi, tuttavia, potrebbe esserci bisogno del ricovero in ospedale.
In Italia è stata istituita la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, che ricade il 15 marzo, al fine di sensibilizzare e riflettere sul tema, nonché porre attenzione sulle strategie per prevenire e curare il fenomeno dei disturbi alimentari.
Martina Cordella