Gli americani forniranno all’Ucraina sistemi missilistici e munizioni piu avanzate che gli permetteranno di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia, lo annuncia Biden.

Biden prepara un nuovo pacchetto di aiuti militari da inviare all’Ucraina

Il presidente americano si riferisce ai lanciatori Himars, che verrebbero forniti a Kiev con munizioni capaci di una gittata massima di 80 km. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden. In un lungo editoriale sul New York Times dal titolo “Cosa l’America farà e cosa non farà in Ucraina”, il presidente ricorda tutte le armi che gli Usa hanno inviato a Kiev dall’inizio dell’invasione della Russia il 24 febbraio. Commenta dicendo: “L’obiettivo dell’America è semplice: vogliamo vedere un’Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni“, scrive Biden per poi annunciare: “Ecco perché ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzate, che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina”. Il presidente americano tuttavia non precisa se si tratti di quei missili a lungo raggio che solo due giorni fa, e nelle ultime ore di nuovo la Casa Bianca, aveva smentito di voler inviare a Kiev.

Nei giorni scorsi la Cnn aveva riportato che la Casa Bianca stava preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari che avrebbe incluso sistemi di missili a medio/lungo raggio: Multiple Launch Rocket System (Mlrs), capace di lanciare missili sino a 300 km di distanza e l’Himars, una versione più leggera del primo ma capace di sparare lo stesso tipo di munizioni. “Non cerchiamo una guerra tra Nato e Russia. Per quanto non sia d’accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di rovesciarlo”, scrive il presidente Usa. “Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non saranno attaccati, non saremo direttamente coinvolti in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe. Non stiamo incoraggiando o consentendo all’Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia“.

Gli Stati Uniti “al momento non hanno alcuna indicazione che la Russia abbia intenzione di usare armi atomiche in Ucraina, sebbene la retorica di Mosca sullo spettro del nucleare sia di per sé pericolosa ed estremamente irresponsabile”. “Qualsiasi uso di armi nucleari in questo conflitto su qualsiasi scala sarebbe completamente inaccettabile per noi così come per il resto del mondo e comporterebbe gravi conseguenze”, evidenzia il presidente americano.

Zelensky: l’Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia con le armi americane

Il presidente Vladimir Zelensky conferma che l’Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia, lo ha annunciato nel corso di un’intervista all’emittente Usa Newsmax TV, commentando le indiscrezioni dei media secondo cui Kiev potrebbe utilizzare i sistemi missilistici Himars che riceverà dagli Stati Uniti per colpire obiettivi sul territorio russo.

“So che la gente negli Stati Uniti sta dicendo, o qualcuno alla Casa Bianca sta dicendo, che potremmo usarli (gli Himars, ndr) per attaccare la Russia. Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa. Non stiamo combattendo sul loro territorio”, ha detto Zelensky. La posizione dell’Ucraina come “perimetro difensivo” per il mondo contro la Russia significa che Kiev non può “cedere” nulla.

Proprio così, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un’intervista al sito di notizie americano Newsmax dichiara: “Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità; questo è il problema”, ha detto il presidente ucraino riconoscendo che “ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra”. 

Bruxelles: formalizzato il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina

L’Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha constato tristemente: “La situazione nell’est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento”, ha detto Zelensky. Per aiutare l’Ucraina infatti, sarà formalizzato oggi a Bruxelles dagli ambasciatori dei 27 il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina.

Dicono di si al price cap come misura temporanea: “siamo stati accontentati”, commenta Draghi, mentre Zelensky dice: “sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per questo accordo”, dicendo che così Mosca avrà “decine di miliardi di euro in meno per finanziare il terrorismo”. 

Nel frattempo i servizi segreti ucraini dicono che Putin avrebbe dato l’ordine di occupare entro il primo luglio le intere regioni ucraine di Lugansk e Donetsk, che formano il Donbass. La situazione in quella regione geografica “è molto complicata”, ammette Zelensky sottolineando che l’epicentro dello scontro sono ora le città di Severodonetsk, Lysychansk e Kurakhove. Nel contempo, nella capitale Kiev avviene la costruzione della prima linea di difesa contro l’avanzata russa.

Valeria Muratori

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