Ancora una volta è duello Bautista-Rea, con quest’ultimo che prova in tutti i modi a contenere un arrembante pilota Ducati, determinato a far bene davanti al “suo” pubblico. Il sei volte campione del mondo prova la fuga, ma invano, perché il leader del mondiale non gli lascia spazio e si prende il comando di Gara 1 per non lasciarlo più. Bautista taglia il traguardo a Misano con ben cinque secondi di vantaggio su un Rea che negli ultimi giri appare remissivo e si accontenta della seconda posizione.
“Mi sono sentito bene con la moto fin dai primi giri, ma ho preferito non prendere troppi rischi all’inizio della gara”, ha detto lo spagnolo al termine della corsa. “Nei primi passaggi, Toprak era molto aggressivo e ho capito fin da subito che sarei dovuto restare calmo. Quando Rea ha superato Razgatlioglu, allora ho cambiato passo per non farlo scappare, senza esagerare per non consumare eccessivamente le gomme visto che faceva molto caldo”.
Ero consapevole del mio gran potenziale, perciò nella seconda parte di gara ho cercato di spingere di più guidando la corsa con il mio ritmo senza prendere grandi rischi”, prosegue il numero 19. “Ad ogni giro vedevo che il mio vantaggio su Rea aumentava, ma ho preferito non prestare troppa attenzione alla sua gara concentrandomi invece sulla mia senza commettere errori o spingere eccessivamente visto che, con questo caldo, le gomme possono tradirti da un momento all’altro”.
La grande vittoria di Gara 1 conferma il feeling ritrovato da Alvaro in sella alla Panigale: “Mentre nelle prime gare ho impiegato diversi giri per arrivare al top, in questo fine settimana non ho dovuto stravolgere la moto. Alla prima uscita del venerdì mi sentivo già bene e non è servito apportare modifiche per essere competitivo. Mi sto davvero divertendo quando sono in pista, che è un fattore fondamentale per andare forte”.
Sabato pomeriggio amaro invece per il campione del mondo in carica, che dopo un guizzo nelle primissime fasi di gara, si è visto superare da Rea prima e da Bautista poi. La storia si è ripetuta anche in Gara 1: Toprak tenta di stare con i primi due ma si deve accontentare della terza posizione. E’ però a pochi giri dal termine che arriva l’inaspettato. Razgatlioglu è costretto a parcheggiare la sua Yamaha a bordo pista sul rettilineo principale. La R1 lo ha tradito e il turco è costretto a lasciare la pista a piedi, vedendo i due rivali allontanarsi sempre di più nel mondiale.
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