L’amore di Yves Saint Laurent per il Marocco risale al 1966, quando, insieme al suo compagno di vita e di lavoro Pierre Bergé, scelse questo luogo come meta per un viaggio.

La maison Saint Laurent per la SS23 ha deciso di ritornare alle origini, celebrare il compianto stilista con un luogo carico di cultura e paesaggi quasi incontaminati. Fuori Marrakech, si estende il deserto di Agafay che ha ospitato la sfilata Menswear Primavera/Estate 2023. Un sito di radicata importanza storica per il marchio. Spettacolo che ha onorato la terra personificando la bellezza e la semplicità senza sfarzo attraverso i capi.

Saint Laurent sinonimo di classicità, lusso ed eredità

Saint Laurent SS23
Saint Laurent SS23

La collezione di Vaccarello, il direttore creativo della Maison, è gender fluid, contrassegnata da codici androgini. L’atmosfera mistica del deserto ha accolto i capi iconici del marchio, come la giacca da smocking, icona del brand, reinterpretata in vari stili, toni neutri e spalle strutturate. Il materiale utilizzato rispecchia la tradizione dalla maison, come velluto, lana, seta, che aggiungono profondità e opulenza.

Le silhouette lineari sono studiate attraverso tessuti leggeri che accompagnano il corpo senza nascondere la sartorialità strutturata. I trench si presentano con delle spalle affilate ma donano alla silhouette una fluidità seducente. I pantaloni alti in vita, alcuni con una striscia satinata da smoking lungo la gamba, abbinati a top vaporosi che aderiscono al busto.

Un luogo carico di magia grazie alla scenografia di Es Devlin

Per la presentazione SS23 di Saint Laurent, l’artista e scenografa Es Devlin ha tradotto la morbida sensualità della collezione. Un set che non si è limitato alla semplice passerella, ma è stata creata per l’occasione una vera e propria scenografica, composta non solo dalle pittoresche vedute del deserto, ma anche da anelli fiammeggianti.

La location trasportava lo spettatore in un’altra dimensione, in un luogo mistico e futuristico. L’installazione circolare di luci epica e al contempo inquietante, sembrava alludere ad un portale verso un nuovo mondo, o forse un ponte di giunzione tra il futuro della maison Saint Laurent e il passato, l’Heritage lasciato dallo stilista fondatore.

Silvia Colaiacomo

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