Il Parlamento si adegua alle necessità delle neomamme: le parlamentari che ne faranno richiesta potranno allattare il proprio figlio almeno per il primo anno di vita. Sono state previste apposite postazioni in modo che possano allattare e contemporaneamente continuare a svolgere il proprio lavoro. Sportiello “la possibilità per le deputate di allattare nell’emiciclo e nelle tribune per la votazione è un passo di civiltà che compiamo. Ora spero che si adeguino anche tutte le altre istituzioni”

Neomamme in Parlamento: sarà concesso l’allattamento in Aula alle parlamentari che ne faranno richiesta

Photocredit: lastampa.it

L’aveva già proposto Meloni nel 2019 appena diventata mamma, ma la decisione definitiva è stata presa a Montecitorio a seguito dell’ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari”. Le parlamentari che hanno avuto un figlio potranno allattarlo durante le sedute in Aula continuando a svolgere il proprio lavoro. Per le neomamme saranno disposte apposite postazioni “collocate nell’ultima fila superiore dell’emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”.

La disposizione è una deroga al Regolamento interno di Montecitorio che prevede che “nessuna persona estranea alla Camera può sotto alcun pretesto, introdursi nell’Aula dove siedono i suoi membri”. Gilda Sportiello (M5S) ha presentato il bilancio interno di Montecitorio con la disposizione a riguardo “C’erano alcune colleghe che, nel momento dell’allattamento, avevano difficoltà ad intervenire. In questo modo si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le mamme deputate non saranno più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare. Ora, spero che si adeguino anche tutte le altre istituzioni”. Le parlamentari che ne faranno richiesta potranno allattare il proprio figlio almeno per il suo primo anno di vita.

Francesca De Fabrizio

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