Levante da qualche anno appare felice con il fidanzato Pietro Palumbo, che lo scorso anno l’ha resa madre della piccola Alma Futura.
La voce di “Vivo” stasera sarà tra gli ospiti della prima puntata di “Ci Vuole Un Fiore”, show condotto dal collega Francesco Gabbani, in onda a partire dalle 21:30 su Raiuno. Claudia Lagona (vero nome di Levante, ndr) ha alle spalle un matrimonio con Simone Cogo (The Bloody Betroots) durato poco meno di un anno, e successivamente si legava al collega Diodato. Il due cantautori hanno vissuto una storia d’amore tra il 2017 ed il 2019. Sulla fine di questa relazione hanno parlato le canzoni presenti negli album dell’artista di Palagonia, “Magmamemoria” ed in “Che Vita Meravigliosa” della voce pugliese, rispettivamente Antonio e Quello Che Mi Manca Di Te. Nelle interviste che si sono susseguite al termine del Festival Di Sanremo 2020, al quale entrambi hanno partecipato, sia Levante che Diodato lasciavano intendere di essere rimasti in buoni rapporti.
Levante il primo incontro con il fidanzato Pietro
Proprio in quel periodo dovrebbe essere arrivato nella vita della cantautrice siciliana il nuovo compagno Pietro Palumbo, suo coetaneo. Estraneo dal mondo della musica, esercita la professione di avvocato in uno studio di Milano, ha conseguito la Laurea In Giurisprudenza all’Università di Palermo, per poi ottenere un master alla Cattolica e uno in legge presso il King’s College di Londra. L’identità del fidanzato della Lagona sempre ben attenta alla sua privacy, arrivava per puro caso quando una passante la immortalava per le vie di Milano insieme a Palumbo: la foto veniva pubblicata sulle riviste di gossip e poi successivamente l’artista mostrava il bel siciliano ai suoi followers. Sulle pagine de Il Corriere Della Sera aveva raccontato il primo incontro con l’avvocato divenuto padre della piccola Alma Futura:
È stato un grandissimo colpo di fortuna. Quella sera ero arrabbiatissima e un amico mi propose di uscire a mangiare…Poi ritrattò, si era scordato di una cena di compleanno. E lì mi sono trovata a tavola con questo dio siciliano, di una bellezza non comune. Ma la sua bellezza è quasi trascurabile rispetto all’animo che ha. Purtroppo dice arancina e non arancino. Siamo agli opposti, lui è di Palermo. Il dialetto? Pietro lo parla molto male, perché in casa non lo usavano
Fonte Corriere Della Sera
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