In Italia la contraccezione orale sarà gratuita per tutte le donne: la misura è stata approvata dal Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e avrà un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro l’anno. La notizia è stata anticipata dal sito Quotidiano Sanità che ha intervistato la presidente del Cpr dell’Aifa, Giovanna Scroccaro la quale ha ricordato che il tema era da tempo all’attenzione dell’agenzia ma sono stati necessari tempi tecnici per “arrivare a una valutazione completa”. Da mesi l’Aifa stava discutendo di rendere la pillola contraccettiva gratis per tutte le donne. In Europa, anche la Francia l’ha resa gratuita ma solo per le under 25. Tuttavia, in Italia alcune Regoni si erano già mosse in questo senso.
È stata anche approvata anche la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell’Hiv, la cosiddetta Prep. “Abbiamo voluto portarli a termine prima della scadenza” del mandato e dell’arrivo della riforma dell’Agenzia, attesa per l’estate, ha spiegato Scroccaro. Per la contraccezione gratuita “sono stati valutati, all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuate e divise per ‘generazione’, i prodotti meno cari”.
La “pillola” diventa gratis, per tutti
Negli ultimi anni, infatti, delle Regioni italiane avevano già deciso di consegnare gratuitamente la pillola nei consultori a ragazze fino ai 25 anni. In Toscana sono state aggiunte le donne disoccupate e chi ha fatto l’interruzione di gravidanza. Ci sono regole simili anche in Emilia-Romagna, Puglia e Lombardia. Fino a oggi, le donne sono dovute andare al consultorio per ottenere gratuitamente il farmaco.
Ora la pillola anticoncezionale è gratuita per tutte le donne, senza distinzioni, come riporta Quotidiano Sanità, in un’intervista a Giovanna Scroccaro, presidente del Cpr Aifa.
In concreto, per rendere la contraccezione gratuita in Italia “sono state valutati, all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi individuate e divise per ‘generazione’, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti. È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa ‘generazione’ di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità”.