Nello stato del Maryland, ad Annapolis negli Stati Uniti, tre persone sono rimaste uccise ed altre tre ferite in una sparatoria. La polizia ha reso noto che una persona è stata fermata. “Siamo rattristati per le famiglie e per Annapolis che devono affrontare questo”, ha detto il sindaco della città del Maryland, Gavin Buckley.Non si conoscono ancora le cause della sparatoria.

Stati Uniti, sparatoria ad Annapolis

Sparatoria ad Annapolis- Photo Credits LaRepubblica.it
Sparatoria Stati Uniti, Annapolis- Photo Credits LaRepubblica.it

Tre persone sono state uccise e tre ferite in una sparatoria domenica notte in una casa nella capitale del Maryland, Annapolis. Il capo della polizia locale Edward Jackson, definisce la sparatoria come una “disputa interpersonale” e che non c’erano ulteriori minacce. Ha rifiutato di approfondire la relazione tra le persone coinvolte, ma ha detto che le vittime avevano un’età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Un ulteriore sparatoria negli Usa

La sparatoria di Annapolis non è un caso isolato. La notizia di pochi giorni fa di un’altra sparatoria in Virginia, durante la cerimonia di consegna dei diplomi, vittime un ragazzo di 18 anni e un uomo di 36. Ancora, il mese scorso otto persone uccise e sette ferite in un mega centro commerciale alla periferia di Dallas. Un uomo in abbigliamento militare che ha aperto il fuoco sulla folla prima di essere ucciso a sua volta da un agente.

Biden: “Insensato atto di violenza”

Il presidente americano Joe Biden si è espresso definendo tutto ciò “un insensato atto di violenza”. Solo nel 2022 si contano 604 stragi in America a causa di armi da fuoco. A giugno il presidente Joe Biden ha firmato forse la più importante legge nella storia recente del paese sulla regolamentazione delle armi. Ma le limitazioni non sono ancora sufficienti, negli Stati Uniti ogni anno vengono acquistate, legalmente, circa dodici milioni di armi e finché sarà così facile farlo, sarà difficile che le stragi diminuiscano.

Giulia Simonetti

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