Vi avevamo parlato della linea lite di Ludus Magnus Studio ma oggi abbiamo fra le mani una scatola leggera per le meccaniche ma non nel senso letterale del termine. Stiamo parlando di Chamber of Wonders, un grottesco gioco di collezioni da esporre ad ogni costo. Andiamo perciò a vedere il gioco e le sue principali espansioni.
Chambers of Wonders, ci servono delle teche
La qualità del materiale di Ludus Magnus Studio non è mai in discussione. Come al solito le grafiche e la qualità dei materiali accontenta davvero tutti regalandoci un’atmosfera misteriosa e cupa grazie a:
- 12 Pedine agente (2 per giocatore)
- 12 Espositori con 3 teche ciascuno
- 1 Mappa di Londra
- 5 Zone da visitare (+3 nell’edizione KS)
- 6 Carte contatto (+5 nell’edizione KS)
- 92 Carte meraviglie
- Segnalini sterline
- Segnalini grottesco
- Segnalini punti fama
- Plancia mercato nero (Nell’edizione KS)
E ora Milords e Miladies prendete il cappotto e state pronti a prosciugare i vostri portafogli, stiamo per immergerci nella Londra vittoriana alla ricerca di meraviglie.
La vera ricchezza di ogni lord, la fama
Proprio come avveniva qualche secolo fa, siamo dei benestanti londinesi che inviano agenti ai quattro angoli della capitale cercando di accaparrarsi la più esclusiva collezione di meraviglie. All’inizio della partita dovremo prendere carte e monete come indicate dal setup che abbiamo utilizzato. Abbiamo la possibilità di mandare un agente su uno dei quattro luoghi di Londra e applicarne l’effetto.
Gli effetti dei vari luoghi possono essere vari ma coinvolgono sempre tutto il tavolo, aste, distribuzione di carte, push your luck e altre dinamiche sono mescolate in questa fase e tengono viva l’attenzione durante ogni momento. Le varie azioni date dai luoghi hanno principalmente due obiettivi, collezionare carte meraviglia e guadagnare denaro.
Dopodiché un giocatore potrà scegliere di avvalersi dell’aiuto di un contatto adiacente al luogo che è appena stato utilizzato, questa volta il giocatore di turno sarà l’unico a beneficiare del vantaggio.
Al termine di ogni turno tutti posizionano una meraviglia coperta su una delle proprie teche per poi rivelarla tutti insieme.
Dopo due giri di tavolo effettuati in questo modo il gioco avrà termine e si procederà al conteggio dei punti fama, il giocatore che ne avrà collezionata di più sarà il vincitore.
Una collezione di espansioni
Oltre al gioco base è possibile acquistare Fair of Wonders che aumenta il numero di giocatori e ci da altre carte e luoghi da visitare. Sherlock & Moriarty, un divertente modulo in ci il malvagio professore cercherà di far saltare in aria le vostre teche o riempirle di cianfrusaglie e l’unico in grado di fermarlo è proprio Sherlock. Infine, ad introdurre nuove tipologie di meraviglie e piccole meccaniche i booster pack Stranger Things, Travellers, Clockwork Freaks e Cinematographe Lumiere. Insomma, il gioco si fa meta e ci porta a collezionarne tutti i moduli di espansione per rendere ancora più vario il nostro paniere.
Chamber of wonders, una partita tira l’altra
Nonostante la veste grafica importante e la sua scatola grande Chamber of Wonders è un gioco che dura 30 minuti esattamente come promesso dalla scatola. Il gioco scorre piacevolmente e non ci sono mai tempi morti. La voglia di creare dei set di oggetti delle varie tipologie e l’esigenza di non rimanere con troppe carte in mano aggiunge un piacevole filo di tensione. Aggiungiamo il fatto che alcune meraviglie interagiscono anche con le teche degli altri giocatori e avremo un’interazione che ci da brio senza vanificare le nostre giocate.
Il gioco è assolutamente facile da imparare, l’unico fattore che confonde è quello di impiegare grande spazio e tempo di preparazione per una partita che è molto e veloce. Nonostante ciò, la durata contenuta e il piacevole coinvolgimento vi faranno sicuramente dire “Facciamone un’altra!”