Lo Stadio Olimpico è un confronto importante e imponente per ogni artista esistente, una di quelle tappe che ti segnerà per sempre e che ti permetterà di realizzare quanto tu sia andato lontano da casa: attraverso questo rito di passaggio è passato anche Blanco. Il giovane bresciano, infatti, ha tenuto, ieri sera 4 luglio 2023, la data capitolina del suo tour estivo.

Blanco allo Stadio Olimpico: seguaci in bianco sulle note di “Anima Tormentata”

Soltanto l’estate scorsa, Blanco si era esibito a Roma totalizzando due serate completamente sold out che hanno invaso letteralmente il prato dell’Ippodromo di Capannelle. Questo nuovo traguardo, il raggiungimento del palco dello Stadio Olimpico, definisce la conferma di esser entrato a far parte ufficialmente dei talenti più incisivi della musica italiana attuale: bisogna ricordare che Riccardo Fabbriconi, nome di battesimo del cantautore, a soli vent’anni, sta calcando il suolo di alcune delle location più importanti, registrando numeri importanti sia a livello di vendite che di ascolti, ma soprattutto, è stato capace di portare a casa collaborazioni con vere leggende musicali, nella fattispecie, con la tigre cremonese, Mina.

Con Mina ha registrato il brano che ha conquistato le classifiche, “Un Briciolo di Allegria“, e che ovviamente non poteva mancare nella scaletta del concerto di ieri sera. E proprio come canta il ritornello, “sotto un chiaro di luna ci siamo trovati” a intonare i singoli più recenti, provenienti dall’ultimo album “Innamorato“, come ad esempio “Giulia“, “Scusa” e la canzone che ha fatto da colonna sonora allo scandalo sanremese, “L’Isola delle Rose“, ma anche i successi più conosciuti che l’hanno fatto amare dal pubblico, come “LA CANZONE NOSTRA“, “Finché non mi seppelliscono” e “Blu Celeste“.

Uno dei punti forti di Blanco è risaputo essere la cura nei dettagli riguardanti le scenografie. Per questo tour, forti giochi di luci sui toni del rosso, bianco, verde fluo e blu elettrico, effetti scenici fatti di fumo, scintille e fuochi d’artificio, dipinti cinquecenteschi rivisitati secondo elementi puramente gotici e coreografie, semplici ma impattanti: ad aprire il concerto infatti, sulle note di “Anima Tormentata“, una vera e propria setta schierata, con indosso un mantello bianco che ha reso il tutto quanto più suggestivo possibile.

“Credete in voi stessi e otterrete ciò che desiderate!”

Un altro momento degno di menzione è stata l’entrata in scena dell’amico e collega Lazza, con cui Blanco ha duettato sulle note di “BON TON“, recente pubblicazione che vede il coinvolgimento anche di Sfera Ebbasta. Come già detto, Blanco è un ragazzo soltanto di vent’anni e ha tenuto a ricordarlo anche lui stesso ai fan accorsi ad acclamarlo, menzionando il periodo in cui lavorava in pizzeria e sottolineando quanto sia stata dura arrivare dove è ora. Tale incipit ha portato il giovane a intraprendere un discorso sull’importanza del crederci, perché credendo in sé stessi è possibile arrivare dappertutto, ottenendo qualunque cosa si voglia.

Chi meglio di lui può confermare tale teoria? A colpi di follia, quella stessa follia che l’ha fatto spogliare dei microfoni di scena e lanciarsi tra la folla, correndo per il parterre e prendendo così alla sprovvista anche gli addetti della sicurezza, prima di essere placcato dall’affetto del suo pubblico, si è guadagnato tutto l’amore dello Stadio Olimpico. E sulle note di “Notti in Bianco” ha fatto calare il sipario sulla sua più grande “Notte in Bianco”.

Articolo di Valentina Galante

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