Il Mondiale 2023 è ancora a metà del suo svolgimento, ma il Circus più importante delle due ruote guarda già al futuro. La F1 ha ufficializzato il calendario del 2024 mettendo nero su bianco tutti gli appuntamenti della prossima stagione. Si partirà il 2 marzo 2024 da Sakhir (Bahrain) e si concluderà a Yas Marina (Abu Dhabi). Nel mezzo, altre 22 gare che vedranno la permanenza di Imola e Monza.

F1, calendario 2024: lo specchietto

(Credit foto – pagina Facebook F1)
DataGran PremioPista
2 marzoBahrainSakhir
9 marzoArabia SauditaGedda
24 marzoAustraliaMelbourne
7 aprileGiapponeSuzuka
21 aprileCinaShanghai
5 maggioMiamiMiami
19 maggioEmilia-RomagnaImola
26 maggioMonacoMonaco
9 giugnoCanadaMontreal
23 giugnoSpagnaBarcellona
30 giugnoAustriaSpielberg
7 luglioGran BretagnaSilverstone
21 luglioUngheriaBudapest
28 luglioBelgioSpa-Francorchamps
25 agostoOlandaZandvoort
1 settembreItaliaMonza
15 settembreAzerbaigianBaku
22 settembreSingaporeSingapore
20 ottobreStati UnitiAustin
27 ottobreMessicoCittà del Messico
3 novembreBrasileSan Paolo
23 novembreLas VegasLas Vegas
1 dicembreQatarLusail
8 dicembreAbu DhabiYas Marina

Le parole di Ben Sulayem

Il calendario previsto per il 2024 dimostra alcuni passi importanti verso i nostri obiettivi comuni. Vogliamo rendere lo spettacolo globale della Formula 1 più efficiente in termini di sostenibilità ambientale e più gestibile per il personale viaggiante che dedica molto del suo tempo al nostro sport. Stefano Domenicali e il suo team hanno fatto un ottimo lavoro sia per portare la Formula 1 in nuove ed emozionanti sedi nei mercati emergenti, sia per rimanere fedeli alla lunga e notevole eredità di questo sport. Ogni gara può essere disputata solo grazie alla collaborazione tra la FIA, la FOM, i promotori e le ASN ospitanti, che riuniscono migliaia di assistenti di volo e personale di supporto per permetterci di correre, e mentre andiamo avanti verso il futuro dobbiamo assicurarci che le nostre priorità crescano e si sviluppino in base alle esigenze della società e a ciò che è meglio per il nostro sport, i nostri fan e il nostro ambiente“.

(Credit foto – pagina Facebook F1)

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