Steven Universe è un cartone animato a prima vista “per bambini”, creato da Rebecca Sugar, già tra le scrittrici di Adventure Time. Chi ha avuto l’ardire di andare un po’ oltre la visione di qualche sporadico episodio, sa, invece, che i livelli di lettura sono moltissimi, ed è infatti godibile dagli 0 ai 100 anni e oltre. I principi su cui è costruita la serie, in particolare quelli riguardanti la rappresentazione dei corpi e non solo, fanno invidia alle serie tv non animate più famose di sempre. Se non avete visto tutte le stagioni, attenzione agli SPOILER.
Forme, colori, età: Steven Universe le ha tutte
La storia di Steven Universe parla di alcuni esseri provenienti da un altro mondo, le Gemme, che, per un motivo inizialmente poco chiaro, vivono assieme a Steven. Grazie alle Gemme, Steven vive avventure sempre nuove e diverse, con gli occhi puri di un bambino intelligente.
Le Gemme protagoniste – scopriremo, poi, che ce ne sono moltissime altre -, sono Perla, Ametista e Garnet. La declinazione di forme e colori, anche solo nei protagonisti, è già di per sé un manifesto di come tutti i corpi siano validi: non vi sono giudizi intrinsechi nei corpi degli esseri umani, così come in quelli delle gemme. Tutte le entità coinvolte nella storia hanno un loro background e una loro evoluzione, entrambi totalmente imperfetti, a rappresentare anche archi narrativi inaspettatamente realistici visto la loro tangibilità data dall’imperfezione. I protagonisti cambiano idea, piangono (anche gli adulti!), sono preda di incertezze e sentimenti “sbagliati”.
La questione del genere
Si parla tanto (e per fortuna), specialmente negli ultimi anni, delle questioni di genere, e, in modo particolare, di come il genere non sia biologico ma un costrutto sociale cui vengono attribuite, sotto l’effetto della nostra storia umana culturale, alcune caratteristiche. Molto spesso il genere è standardizzato, soprattutto nei prodotti per bambini: basti pensare alla corrispondenza blu-maschio, rosa-femmina.
In Steven Universe di genere non si parla in modo esplicito – così come non ci sono narrazioni auto riferite rispetto alla validità dei corpi -, bensì, si mostra un mondo in cui la varietà è sterminata e c’è sempre un personaggio in cui immedesimarsi, senza limiti. Anche dal punto di vista del linguaggio – con l’ausilio della lingua inglese, che non flette in base al genere – il genere diventa marginale. Le gemme, che nella grammatica italiana sono identificate come nome femminile, in inglese (gem) non hanno declinazioni rispetto al genere. Allo stesso modo, dal punto di vista della rappresentazione visiva e della narrazione degli eventi in sé che portano alla caratterizzazione del personaggio, non ci sono elementi che possano far pensare ai generi come a quelle rigide formine che ci vengono inculcate sin dalla nascita. I personaggi non assumono caratteristiche necessariamente attribuite a un genere o a un altro: lo stesso Steven, che non è una gemma e ci si riferisce a lui al maschile, ha una serie di caratteristiche pregiudizialmente attribuite solitamente alle ragazze: è molto sensibile, ha il pianto facile, è pieno di buoni sentimenti, ingenuo, delicato.
Il segreto di Garnet
Tra le Crystal Gem, il punto di riferimento, la gemma più pacata, più solita a prendere decisioni è Garnet. La storia di Garnet è davvero affascinante, così come il suo aspetto fisico è rassicurante, grande, e dà una sensazione di solennità. Più avanti nella serie, scopriamo che le Gemme possono fondersi tra loro per diventare più forti e utilizzare maggiori poteri.
Ebbene, Garnet, che fino a questo momento abbiamo visto nella sua forma “unita”, altro non è che una fusione di due gemme: Rubino e Zaffiro. Rubino e Zaffiro, conosceremo entrambi approfonditamente, hanno due caratteri molti diversi: sono proprio come fuoco e acqua, Zaffiro è contemplativa e riflessiva, Rubino è forte e impulsiva. Proprio per questo, Garnet è così saggia: contiene in sé delle contraddizioni legate da un profondo amore e un incredibile rispetto. Questo le permette di avere quella marcia in più. Basta con lo stereotipo dell'”uomo tutto d’un pezzo” che prende le decisioni: chi ha molta autorità, la gemma più saggia, è l’entità più divisa e contraddittoria di tutte.
Le relazioni
Anche per quanto riguarda i rapporti interpersonali, Steven Universe si distingue. Innanzitutto, Rebecca Sugar ha compiuto un lavoro eccelso nell’evitare di bollare come priorità le relazioni amorose rispetto a quelle di amicizia. L’amicizia trionfa, ma in un senso più profondo rispetto a quelle amicizia solitamente rappresentata nelle opere animate a puntate. Il legame tra Steven Universe e la sua amica Connie, e ancor di più quello tra le Gemme è molto forte, al punto che spesso incorrono in alcune scaramucce dovute alla profondità dei sentimenti che provano le une per le altre.
Scopriremo più in là che Steven è il frutto dell’unione tra Rose e Gregory “Greg” Universe: si tratta dunque di una nuova specie, metà umano, metà gemma. Anche in questo caso, l’essere “ibrido” è un grande valore. Non a caso Steven è il protagonista e quello che riesce a cogliere spesso le situazioni da nuove prospettive. Tornando a noi, nel corso della serie sarà svelato che qualcun altro era profondamente innamorata di Rose, la capa delle gemme ribelli. Si tratta della la gemma che più teme per l’incolumità di sui figlio Steven. Parliamo di Perla, che, anche dopo anni, continua a soffrire per quell’amore mancato, vista la scelta di Rose ricaduta su Greg, e, nonostante tutto, o, meglio, proprio in virtù di quel profondo sentimento, si prende cura e adora il figlio di Rose. Ecco come, tra le altre cose, Sugar tratta le relazioni LGBTQ+ (forse in questo caso potrebbe essere chiamato un amore queer?), che esulano dalle solite logiche e finali prestabiliti.
In Steven Universe ce n’è per tuttə
Abbiamo raschiato solo la punta dell’iceberg: Rebecca Sugar, insieme al suo team, è riuscita a creare un prodotto rappresentativo e anche educativo, in quanto illustra non soltanto amicizia e amore, ma tantissime altre dinamiche che possono avvenire tra due o più persone, come la dipendenza affettiva, la diffidenza verso il nuovo, la sudditanza. Per non parlare della storia del Pianeta delle Gemme, che vede l’insorgere di una rivoluzione che sembra risolversi solo dopo anni. L’inno alla gentilezza di Steven Universe grida forte attraverso lo schermo e raggiunge spettatori e spettatrici di ogni età.
Inoltre, anche un altro elemento sembra significativo in questo senso: i genitori. I genitori di Steven sono imperfetti, e in questo ricordano moltissimo altri genitori, quelli di Finn the Human in Adventure Time. Mentre la mamma non c’è più, anche se Steven sembra avere verso di lei sentimenti profondi, il padre c’è eccome. Non si tratta di un padre modello: spesso non è presente, è un po’ trasandato, fa continue gaffe. Insomma…non è tanto responsabile. Steven, però, grazie anche al sostegno delle gemme, lo ama comunque, così com’è. Apprezza i momenti più o meno divertenti trascorsi assieme, traspare il suo evidente amore per lui e i suoi tanti lati positivi.
Beatrice Martini
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