Nel nord dell’India inondazioni, frane, villaggi allagati e strade interrotte a causa del monsone estivo, arrivato più intenso che mai quest’anno. Le autorità hanno soccorso migliaia di persone e si contano oltre le 100 vittime. Anche la fornitura di acqua è stata gravemente compromessa.
Monsone in India: persone sfollate e villaggi distrutti
Dopo aver colpito le coste meridionali del Kerala, il monsone estivo ha attraversato il subcontinente e in pochi giorni ha travolto il nord dell’India con conseguenze disastrose: piogge furiose, enormi aree allagate, frane, centinaia di strade e ferrovie interrotte, migliaia di persone evacuate. I morti accertati sono 100 per il momento, un bilancio destinato a crescere. Nella capitale Nuova Delhi, sommersa dalle acque, è caduta una quantità di pioggia che non si vedeva da almeno 40 anni. Le scuole sono state chiuse.
Migliaia di persone evacuate
Una delle regioni più colpite è lo stato himalayano dell’Himachal Pradesh, dove il governatore Sukhwinder Singh ha fatto sapere di avere evacuato 50mila turisti nelle ultime 48 ore. Nella capitale il fiume Yamuna è esondato, dopo avere superato il livello di 208,48 metri, allagando numerosi quartieri. Le immagini che stanno circolando sconvolgono tutti. Fiumi d’acqua che scorrono incessantemente e non sembrano volersi fermare.
Previste ancora forti piogge
In molte aree della capitale Delhi, la pioggia ha trasformato le strade in fiumi, con l’acqua che arrivava all’altezza del ginocchio. Le autorità degli stati himalayani dell’Himachal Pradesh e dell’Uttarakhand hanno chiesto alle persone di non uscire di casa se non per ragioni strettamente necessarie. Nell’Himachal Pradesh circa 800 tratti di strada sono franati o impraticabili. Il dipertimento Meteorologico prevede ulteriori forti piogge sull’India settentrionale nei prossimi giorni.
Giulia Simonetti
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