E’ di sei morti e di due dispersi il bilancio dell’alluvione che ha colpito Livorno questa mattina. La procura ha avviato le indagini.

Il maltempo ha colpito in maniera molto dura la città di Livorno. Questa mattina, infatti, si abbattuta sulla città una devastante alluvione. A scatenarla sono state le forti piogge cadute nell’arco di poche ore, che hanno gonfiato i torrenti cittadini (alcuni tombati) fino a farli esondare.

Delle sei vittime accertate finora, quattro appartenevano allo stesso nucleo familiare. Si tratta di una coppia, con il figlio di quattro anni ed il nonno del piccolo. Secondo quanto si apprende dalle notizie rilasciate finora, la famiglia viveva in un appartamento in parte seminterrato: il nonno avrebbe prima salvato la figlia più piccola della coppia, poi sarebbe tornato indietro per cercare di salvare l’altro nipote, ma senza riuscirci. A colpire il palazzo in cui vivevano sarebbe stato il torrente (tombato) che scorre poco distante.

Il procuratore capo della repubblica di Livorno, Ettore Squillace Greco, ha dichiarato che le indagini per accertare le cause e le responsabilità dell’alluvione di stamani sono state avviate. Con i sostituti procuratori Giuseppe Rizzo e Antonella Tenerani ha già effettuato i primi sopralluoghi nei quartieri colpiti dal disastro.

Il sindaco Filippo Nogarin ha intanto disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani, oltre ad aver annunciato la richiesta dello stato di calamità naturale al governo. «Siamo in piena emergenza. Una situazione del genere non era prevedibile in alcun modo. Il livello di allerta diramato dalla Protezione Civile Regionale nella giornata di ieri non era sicuramente quello massimo attestandosi su un livello arancione, rosso solo per la Liguria.  Non era in nessun modo immaginabile pertanto che potesse verificarsi una catastrofe simile. Gli ultimi rilievi attestano che in sei ore sono caduti 200 millimetri di pioggia che hanno comportato l’esondazione di molti rii con un’ondata di acqua che ha letteralmente travolto la città, fatto crollare infrastrutture e provocando smottamenti».

Tuttavia, al netto dell’eccezionalità del fenomeno, quello che si dovrebbe chiedere al sindaco di Livorno è: era stata adottata ogni misura per mitigare gli effetti di una potenziale alluvione? Si era provveduto all’ordinaria manutenzione dei canali di scolo e dei fiumi in previsione dell’arrivo delle piogge autunnali? Questo, prima di tutto andrebbe chiesto, tanto al sindaco quanto alla regione. 

Altrimenti sarebbe troppo comodo scaricare sulla natura le responsabilità e le mancanze dell’uomo.

Lorenzo Spizzirri