Sabina Guzzanti (la primogenita di casa, nata nel 1963) e Caterina (1975) hanno visto sovente la propria carriera intrecciata con quella del fratello Corrado. Tuttavia se Sabina era già conosciuta sul finire degli Anni Ottanta, con ospitate sia in Rai sia in Mediaset, per poi acquisire notorietà col programma diventato di culto de “La tv delle ragazze”, Caterina invece si è fatta conoscere partecipando a uno degli show comici più innovativi degli ultimi vent’anni ovvero quel “Pippo Chennedy Show” che vedeva Serena Dandini alla conduzione e Corrado Guzzanti dominare la scena con i suoi sketch.
«Prima apparizione televisiva, 1987, Proffimamente non stop, programma di Enzo Trapani su Rai 1. Compaio io vestita da suora. Segata subito, immediatamente», racconta Sabina Guzzanti a proposito della censura. Poi passò a Matrioska, su Italia 1. C’era Moana Pozzi nuda in seconda serata: «Mi guarò dall’alto in basso come si guarda una nullità», ricorda. Anche quel programma fu censurato, e a proposito della satira in tv dice: «Oggi tutto “non è” qualcosa. La satira non è satira, l’informazione non è informazione, volendo, questo parlamento non è un parlamento. Oops…».
Il televisore in casa non ce l’ha («lo trovo un brutto oggetto»), è vicina ai 60 anni ma i video delle sue imitazioni storiche oggi vengono guardati in rete anche da chi all’epoca non era ancora nato. Ma ecco come sono nate: «Io le imitazioni in passato le ho fatte perché dovevo lavorare, mica sono stata sempre convinta di saperle fare. Tutto cominciò con Rita Levi Montalcini. Ero in cucina, la sentii alla tv e cominciai a fare la sua voce. Il mio compagno di allora arrivò con gli occhi spalancati e disse: “Ma sei uguale”. E così cominciai». Mentre lei ride per Checco Zalone (e per il fratello).
I fratelli comici di Sabina Guzzanti
Corrado, Sabina e Caterina. Tre fratelli comici, ma non per caso: «una reazione alla sofferenza» per una «infanzia complessa».
Una dote per la comicità e anche per la scrittura satirica (politica e non) pungente insita nel dna di casa Guzzanti: così si potrebbe sintetizzare la vita di Sabina e Caterina, anche se le due donne hanno preso nel corso degli anni percorsi diversi. La più piccola figlia di Paolo, politico di lungo corso, comincia coi due fratelli maggiori per poi affrancarsene pian piano e dando vita a ‘maschere’ diventate indimenticabili; di recente, invece, ha partecipato all’edizione 2021 di “LOL – Chi ride è fuori”. Di Sabina, invece, sarebbe difficile sintetizzare in poche righe la carriera artistica tra televisione, teatro, cinema e impegno dal punto di vista politico e civile: segnaliamo, tuttavia, lo scorso anno l’uscita del romanzo, a metà tra distopia e umorismo, intitolato “2119. La disfatta dei Sapiens”, romanzo d’esordio della Guzzanti tra filosofia e profezie che sembrano più che altro anticipazioni del futuro che ci aspetta.
Una dote per la comicità e anche per la scrittura satirica (politica e non) pungente insita nel dna di casa Guzzanti: così si potrebbe sintetizzare la vita di Sabina e Caterina, anche se le due donne hanno preso nel corso degli anni percorsi diversi. La più piccola figlia di Paolo, politico di lungo corso, comincia coi due fratelli maggiori per poi affrancarsene pian piano e dando vita a ‘maschere’ diventate indimenticabili; di recente, invece, ha partecipato all’edizione 2021 di “LOL – Chi ride è fuori”. Di Sabina, invece, sarebbe difficile sintetizzare in poche righe la carriera artistica tra televisione, teatro, cinema e impegno dal punto di vista politico e civile: segnaliamo, tuttavia, lo scorso anno l’uscita del romanzo, a metà tra distopia e umorismo, intitolato “2119. La disfatta dei Sapiens”, romanzo d’esordio della Guzzanti tra filosofia e profezie che sembrano più che altro anticipazioni del futuro che ci aspetta.