In aula in Senato oggi si discute del voto sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. La maggioranza dovrebbe votare compatta contro l’iniziativa M5s, sostenuta invece da Pd, Verdi e Sinistra. Azione e Italia Viva non parteciperanno al voto. “Condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un Ministro” si legge nel documento dei 5 Stelle.

Mozione di sfiducia per Santanchè

Daniela Santanchè- Photo Credits Virgilio Notizie
Daniela Santanchè- Photo Credits Virgilio Notizie

Sarà la vice capogruppo del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino a illustrare la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. È in corso nell’aula del Senato la seduta che ha all’ordine del giorno la mozione di sfiducia individuale al ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Ma la maggioranza, almeno finora, non sembra mostrare tentennamenti: voterà compatta contro l’iniziativa del M5S. Le indagini sulla condotta finanziaria della senatrice di Fratelli d’Italia continuano a turbare l’esecutivo. Licia Ronzulli, capogruppo in Senato di Forza Italia, descrive una maggioranza “assolutamente serena”. “La ministra godrà della fiducia di tutto il centrodestra”, ha detto Ronzulli.

Idee diverse delle opposizioni

In Senato le opposizioni si sono presentate con idee diverse tra loro. Il gruppo di Azione-Italia Viva ha deciso di uscire dall’aula e di non partecipare al voto. Con o senza unità delle opposizioni, la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle troverà davanti a sé il muro della maggioranza, che ostacolerà la decisione dei 5 Stelle. Per Calenda la mozione di sfiducia è una “stupidaggine fatta dai Cinque Stelle”, che ha “l’unico effetto di compattare la maggioranza”. Santanchè, inoltre potrebbe essere a breve iscritta anche per un’altra ipotesi di reato, quella di truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini sulla condotta finanziaria della senatrice di Fratelli d’Italia continuano a turbare le forze di governo.

“Dobbiamo difendere l’onorabilità del Paese”

Il Movimento 5 Stelle parla della vicenda e dice: “Ferme restando le eventuali responsabilità che verranno in caso accertate nelle sedi opportune, i fatti esposti minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull’opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano e di piena rappresentanza politica. L’obiettivo è che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di onorabilità per coloro cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo”.

Giulia Simonetti

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