Il Governo riscrive il Pnrr. La riformulazione del piano, è dettagliata in un documento di 152 pagine che promette di accendere il dibattito con i titolari delle misure oggetto di definanziamento. Ma a spostarsi non sono solo fondi, ma soprattutto cambiano i tempi di molte riforme. Tra i vari cambiamenti, un nuovo Ecobonus definito “sociale”, destinato alle famiglie a basso reddito.
Nuovo Pnrr: cosa prevede
Una maxirevisione del Pnrr quella che il ministro Raffaele Fitto ha proposto alla Sala Verde del Palazzo Chigi. Tra le mosse principali, il documento propone di far slittare di 15 mesi la riduzione dei tempi di pagamento della Pa, che entro fine anno avrebbe dovuto liquidare sempre le proprie fatture in 30 giorni (60 per la Sanità). Si chiede poi un rinvio anche per la riduzione degli arretrati nei tribunali, mentre non ci dovrebbero essere problemi per il target parallelo relativo alle Corti d’appello.
L’Ecobonus “sociale”
Un nuovo Ecobonus definito “sociale”, dedicato “espressamente alle abitazioni private”, destinato alle famiglie a basso reddito e finanziato con quattro miliardi di euro. La misura fa parte del piano RePowerEu, il nuovo capitolo del Pnrr dedicato alla transizione energetica, che vale oltre 19 miliardi. “L’investimento Ecobonus è dedicato al patrimonio immobiliare privato e mira a promuovere l’efficientamento energetico delle abitazioni per affrontare la questione della povertà energetica. Vuole garantire il raggiungimento degli obiettivi RePowerEu di efficienza, di riduzione della domanda e di contrasto alla povertà energetica”, si legge nella relazione diffusa dal ministero. La proposta ora dovrà essere sottoposta alla Commissione europea per il via libera alle modifiche.
Le reazioni
Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio DeCaro, chiede al Governo maggiori garanzie. “Abbiamo appreso oggi che, nell’ambito della rimodulazione dei finanziamenti, si propone di spostare sul programma RePowerEu 13 miliardi di euro di fondi Pnrr che erano stati assegnati ai Comuni. Pretendiamo che ci venga assicurato che questi fondi vengano stanziati contemporaneamente allo spostamento dei fondi del Pnrr. Non vogliamo correre rischi. I comuni sono le uniche amministrazioni pubbliche che stanno spendendo con rapidità ed efficienza queste risorse a differenza di quanto accade per alcuni soggetti attuatori che non hanno neanche predisposto i progetti. Quello che voglio dire è che comunque i comuni non si fermeranno e andranno avanti, ma dal governo ci aspettiamo risposte certe”.
Giulia Simonetti
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