Ieri sera, attraverso un comunicato, la FIGC ha reso nota una modifica alla candidatura per Euro 2032. E’ stato infatti definito un accordo con la Turchia per ospitare in modo congiunto l’edizione dei campionati continentali, con le nazioni che vedranno disputarsi sul proprio territorio lo stesso numero di partite. Una situazione che porta con sé tanti cambiamenti rispetto al piano originario e che potrebbe in realtà avere anche delle ripercussioni su alcuni impianti, ma andiamo più a fondo.
Euro 2032, candidatura congiunta per Italia e Turchia
La FIGC e la Turkish Football Federation hanno raggiunto un accordo per ospitare insieme l’edizione 2032. Una proposta che dà maggiore garanzia di successo soprattutto per una questione, quella degli impianti. In Turchia sta avvenendo un vero e proprio rilancio per la dimensione europea dello sport: qualche mese fa si è tenuta la finale di Champions League a Istanbul, così come gli Europei Indoor di atletica leggera, una parte della Volley Nations League. Palazzetti e stadi sono già all’avanguardia e pronti per questo tipo di eventi, a differenza dell’Italia. Tra restyling e costruzioni rinviate forse può esserci stato un piccolo timore per dare garanzie alla UEFA.
Timore legittimo, ma tutto questo rischia di essere un clamoroso autogol per lo sviluppo. Di certo il numero di impianti che andrebbe ad ospitare la rassegna nel Bel Paese sarebbe minore. Bisognerà decidere quali eliminare dal dossier che era stato presentato lo scorso aprile, ma questo potrebbe significare anche la fine della spinta per la costruzione o ristrutturazione. Un caso eloquente potrebbe essere quello di Cagliari, con lo stadio ancora da costruire per via dei mancati accordi tra comune e regione e una situazione che rischia di bloccarsi più a lungo.
Il comunicato della FIGC
Al termine di un complesso e fruttuoso processo di consultazione, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Turkish Football Federation (TFF) hanno deciso di unire gli sforzi proponendo alla UEFA l’organizzazione congiunta di UEFA EURO 2032. Pregresse esperienze di successo (EURO 2020, EURO 2012, EURO 2008), così come future proposte di candidatura (Regno Unito e Repubblica d’Irlanda per EURO 2028) e avvincenti progetti già assegnati (Stati Uniti d’America, Messico e Canada per FIFA WORLD CUP 2026) dimostrano che la condivisione di eventi di tale portata rappresenta, da un lato, una via per il coinvolgimento diretto di un numero più elevato di appassionati e, dall’altro, la ricerca di una progettualità ancora più efficiente e sostenibile.
Qualora la UEFA accettasse la proposta presentata oggi, la selezione delle sedi ospitanti (tra quelle già ufficialmente candidate) e la definizione del match schedule del torneo, su cui le due federazioni propongono una suddivisione su base paritaria nel rispetto dell’autonomia delle reciproche competenze, sarebbero rimandate ad una successiva valutazione.
“Siamo di fronte ad una svolta storica che ha come obiettivo la valorizzazione del calcio continentale – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina –; il progetto, oltre ad avvicinare due realtà consolidate nel panorama calcistico europeo, esalta i valori di amicizia e cooperazione, coinvolgendo due mondi contraddistinti da profonde radici storiche, due culture che, nel corso dei millenni, si sono reciprocamente contaminate influenzando in maniera sostanziale la storia dell’Europa mediterranea. Il calcio vuole essere un ponte ideale per la condivisione delle passioni e delle emozioni legate allo sport”.
Maria Laura Scifo
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