Potrebbe essere arrivata una prima svolta nelle indagini sul caso di Mia Kataleya Chicclo Alvarez, detta Kata, la bimba di 5 anni scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor, di Firenze. Nella mattina di oggi, sabato 5 agosto sono scattati gli arresti per quattro persone, tra cui lo zio materno della bambina.
I reati contestati sono estorsione, tentata estorsione e rapina, commessi tra il novembre del 2022 e lo scorso maggio, nonché di tentato omicidio e lesioni gravi commesse il 28 maggio, quando secondo quanto ricostruito all’Astor vi fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un primo pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali ove non avessero lasciato la stanza
I reati contestati sono risultati commessi nel quadro di una illegittima attività di compravendita del diritto di occupare stanze in seno alla struttura alberghiera occupata a partire dal settembre 2022 da peruviani e rumeni, con esazione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro.
I delitti a base estorsiva e di rapina risultano, secondo gli inquirenti, commessi con il ricorso alla minaccia e protesi alla consegna di somme di denaro. Lo scorso 17 giugno, una settimana dopo la scomparsa della bambina, l’hotel Astor è stato sgomberato.
Racket degli affitti: arrestato lo zio di Kata, la bimba scomparsa
Secondo il gip del tribunale di Firenze, che ha firmato le quattro ordinanze di custodia cautelare, i quattro peruviani indagati avrebbero attuato un primo pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali ove non avessero lasciato la stanza. Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per far ritorno incappucciati nella stanza della coppia dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata, che per timore di essere uccisa si appendeva con la mani al davanzale della finestra e si faceva cadere al suolo.
Reati compiuti, secondo quanto emerso, nel quadro di un’illegittima attività di compravendita del diritto di occupare le stanze della struttura alberghiera, con la riscossione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro, anche con il ricorso alle minacce. I quattro indagati, il 28 maggio scorso, nell’esecuzione di un raid punitivo nei confronti di più occupanti dell’hotel Astor, hanno attuato un primo pestaggio con una mazza da baseball minacciando di morte una coppia di connazionali se non avessero lasciato la stanza. Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avevano proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti in una stanza vicina per fare ritorno incappucciati nella stanza della coppia diretti verso la vittima designata che, per timore di essere uccisa, si era appesa con le mani al davanzale della finestra cadendo poi al suolo. A eseguire le misure sono stati cinquanta agenti della Squadra Mobile della Questura di Firenze