L’attacco missilistico russo di ieri sulla città di Zaporizhzhia che ha causato un morto e almeno 16 feriti, ha colpito un hotel che veniva spesso usato dal personale delle Nazioni Unite e dagli operatori delle ong; lo ha detto la coordinatrice umanitaria dell’Onu in Ucraina, Denise Brown, come riporta la Reuters sul suo sito.

In una email inviata all’agenzia di stampa Brown si è detta “sconcertata” dall’attacco all’hotel Reikartz sul fiume Dnipro.

“Sono sconcertata dalla notizia che un hotel spesso utilizzato dal personale delle Nazioni Unite e dai nostri colleghi delle ong che sostengono le persone colpite dalla guerra sia stato colpito da un attacco russo a Zaporizhzhia”, ha dichiarato Brown nella email. “Ho soggiornato in questo albergo ogni volta che ho visitato Zaporizhzhia“, ha aggiunto

   “Il numero di attacchi indiscriminati che hanno danneggiato infrastrutture civili e ucciso e ferito civili ha raggiunto un livello incredibile”, ha sottolineato la funzionaria, citata questa volta dal Kyiv Independent: “E sono una violazione del diritto umanitario internazionale”. Brown ha inoltre chiesto alla Russia di “cessare immediatamente gli attacchi indiscriminati contro l’Ucraina”. L’Onu ha usato l’hotel come base per l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol nel maggio del 2022. Ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva informato su Telegram che Zaporizhzhia “subisce quotidianamente i bombardamenti russi” e che a un incendio era scoppiato “in un edificio civile dopo che gli occupanti lo hanno colpito con un missile”.  Anche il sindaco della città,  Anatoly Kurtiev, ha parlato di “un’infrastruttura civile” colpita dai russi, senza fornire altri dettagli