Stefania Rotolo non si sposò mai ma fu legata sentimentalmente a due persone (o quantomeno furono loro le relazioni più significative da ragazza, quando muoveva i primi passi nel mondo dello showbiz e sul piccolo schermo). L’interprete del celebre brano “Cocktail d’amore”, scritto per lei da Cristiano Malgioglio, aveva infatti amato per primo il sassofonista Tyrone Harris che una giovane Stefania conobbe in Brasile nel corso di una tournée in Sudamerica nei primi Anni Settanta.
Dalla breve ma intensa love story con Tyrone Harris nacque nel 1972 la piccola Federica e al lieto evento è legato il primo dispiacere per Stefania Rotolo: per motivi ancora oggi mai chiariti e di cui non si conosco le motivazioni, il sassofonista non volle mai riconoscere la bimba e questo fu alla base della loro rottura. Il ritorno forzato in Italia della Rotolo tuttavia fu la spinta decisiva per il decollo della sua carriera: infatti la cantante rimpatriò dal Brasile e decise di crescere Federica in quel della sua Roma. Successivamente, da mamma single e grazie al suo ingresso in alcuni show del servizio pubblico, Stefania (non ancora trentenne) conobbe e cominciò a frequentare Marcello Mancini, all’epoca non solo autore televisivo in Rai e scrittore ma pure stimato giornalista. Mancini è ricordato per aver ‘firmato’ non solo ben cinque Festival di Sanremo dal 1989 al 1993 ma anche “Play Man” ed è scomparso nel 2005. Assieme alla cantante, Mancini realizzò con Malgioglio proprio “Cocktail d’amore”, la hit per la quale ancora oggi è conosciuta la Rotolo.
La carriera di Stefania Rotolo
Detto dei suoi esordi, è nella televisione che si concentra maggiormente la sua carriera.
Si lega sentimentalmente a Marcello Mancini, giornalista e autore televisivo anche per la Rai. Stefania ottiene un contratto con la rete pubblica, che nel frattempo sta cominciando a diventare più commerciale e meno ingessata. Anche per venire incontro alle nuove istanze della società.
Stefania Rotolo inizierà ad apparire così in programmi destinati ai più giovani: Il primo di questi è Piccolo Slam, in onda sulla Rete Uno (l’attuale Rai 1) nel 1977, programma dedicato alla disco music. Stefania Rotolo è affiancata da Sammy Barbot, ballerino, cantante e dj di origine caraibica. I due incidono anche l’omonima sigla dello show.
Piccolo Slam inizialmente doveva andare in onda in sole 12 puntate, ma saranno raddoppiate grazie al successo di pubblico registrato. Inoltre, sarà programmata una seconda stagione. La quale avrà come sigla invece Go!!!, che vincerà anche il Telegatto come Migliore Sigla Tv, e il Premio Popolarità di Radio Monte Carlo.
Sempre nel 1978 esce il 33 giri Uragano Slam, che contiene diverse cover. In quegli anni, Stefania Rotolo si guadagna anche l’appellativo di “Ragazza uragano“, per la propria presenza scenica esplosiva e travolgente. Inizierà un tour (sempre chiamato Uragano slam, per cavalcare il successo del programma televisivo), riscuotendo ancora un buon successo.
Viene poi ingaggiata in autunno da Enzo Trapani per il suo varietà Non stop; per il quale interpreta la sigla Spaccotutto.
Nel 1979 conduce un’altra trasmissione serale assieme al comico, cabarettista e attore Gianfranco D’Angelo (che diventerà famoso soprattutto per la trasmissione anni ’80 su Fininvest Drive In), dal nome Tilt, diretta dal regista rumeno-spagnolo Valerio Lazarov.
Tilt si caratterizza per il fatto di avere, oltre che le ormai usuali atmosfere dance per i giovani, anche uno spazio dedicato ai bambini, chiamato Baby music. In questo spazio, Stefania balla sulle note delle sigle dei cartoni animati più in voga del periodo, in coppia con Enzo Paolo Turchi (come noto marito di un’altra show girl di successo, la prorompente Carmen Russo) e una giovanissima Claudia Vegliante (che diventerà famosa per il ruolo di Rossella ne I ragazzi della Terza C).
Tra i brani originali lanciati nella trasmissione ha un notevole successo Marameo. Ma, soprattutto, la sigla finale del programma, Cocktail d’amore (che vantava nella sua composizione di diversi nomi di spicco del panorama autoriale italiane. Su tutti, quello di Cristiano Malgioglio, il quale scrisse brani per diverse intepreti di spicco della canzone leggera italiana, come Mina e Iva Zanicchi (qui i suoi 10 brani più belli).
Nel 1980, la Rai la omaggia già con uno speciale, benché fosse nel pieno della sua carriera e avesse appena 29 anni. Ovvero Chroma-Key folies dove sono replicati i migliori balletti di Stefania eseguiti all’interno di Tilt. Oltre ad essere un omaggio per l’artista, questo spettacolo rappresenterà anche l’Italia al Festival Internazionale della Televisione di Montreux in Svizzera.
Nel 1980 appare nella neonata Fininvest, oggi Mediaset, a Canale 5, introdotta da Mike Bongiorno: il 30 dicembre 1980, durante la presentazione del Mundialito. Anche per questo evento calcistico a Stefania è destinata l’interpretazione della sigla. Oltre ad essere co-conduttrice del programma. E’ stata, dunque, uno dei primi artisti che la Fininvest arruolò dalla Rai per avanzare sul mercato.
Questa, peraltro, sarà la sua ultima apparizione televisiva. Il destino, purtroppo, gli ha destinato ben altro.