Continua il nostro viaggio nella moda sul red carpet del Festival del Cinema. Vediamo dunque i look della terza serata di Venezia 80, top e flop secondo le pagelle di Metropolitan.
Nella terza serata di Venezia 80 i look sono eleganti e solenni
Ormai lo sapete, la prima è lei: la madrina Caterina Murino. Continua a sfoggiare un bellissimo sorriso, che la illumina sul tappeto rosso. La sua stylist, Marvi De Angelis, ha ideato e progettato per lei un vero e proprio percorso di stile. Se il primo giorno ha indossato verde, bianco e rosso (i colori della nostra bandiera), nella serata di ieri 1 settembre ha indossato un magnifico abito nero.
Il lungo abito di Alberta Ferretti, che ha sfilato insieme alla sua musa ispiratrice, ha diversi inserti in tulle tono su tono, e fibbie argento. Dettaglio che non ci fa impazzire, ma passa in secondo piano su di lei. Per questa apparizione invece i capelli sono raccolti, lasciando un’onda morbida che incornicia il viso. Guest star: il suo cagnolino tono su tono, che l’ha accompagnata sul red carpet abbinato a lei. Voto: 9 (10 per il cagnolino)
Attori e attrici, ma il regista Wes Anderson spicca tra gli uomini
Oggi è attesissima la masterclass con il regista di fama mondiale Wes Anderson. Che è arrivato ieri al lido con un completo a righe bianco, e mocassini scamosciati. Per lui, l’estate non è finita, e la formalità del nero non è decisamente nel suo stile. Voto: 8
Anche Mads Mikkelsen ha deciso di abbandonare l’abito scuro per presentarsi con giacca e papillon bianchi, di casa Zegna, della quale è testimonial. Voto: 9
La tendenza della scorsa serata è stata sicuramente il nero: Barbara Palvin sfoggia un abito lungo di Armani, che ha organizzato una sfilata per oggi. Lungo spacco e décolleté, completa il look un raccolto semi spettinato che permette di concentrarsi sul collo geometrico. Voto: 9
C’è anche chi ha voluto osare: Eugenia Silva, in Armani Privé, sfoggia un abito nero con scollo profondo, accompagnato da tante piume rosa. Bellissima, originale ma senza tempo: le piume fanno subito diva. Voto: 10
Mermaidcore e abiti corti: chi ha osato
Pochi colori sul red carpet anche ieri. Tranne la giovane attrice Alice Pagani, che segue le tendenze. Il suo abito azzurro di Antonio Marras, in pieno stile mermaidcore, presenta inserti in pizzo e uno strascico. Il suo aspetto innocente non ha bisogno di un make-up pesante. Capelli corti e leggermente spettinati completano il look. Voto: 8
Anche Madisin Rian abbandona il nero. Menomale, perché questo abito di Armani Privé avorio è veramente pazzesco. Con trasparenze in tulle e inserti luminosi, è splendida. Perfetta la borsetta, che aggiunge ulteriore eleganza. Voto: 10
Altra pazzesca è sicuramente Yoyo Cao: l’influencer di Singapore ha proprio capito la consegna. Uno dei primi abiti corti che vediamo sul red carpet, presenta una gonna ampia con rouche bianche. Ma il vero pezzo forte sono gli accessori: collant neri, guanti lunghi e scarpe platform lucide sono perfettamente abbinate a un raccolto con coda particolare. Una ventata di novità. Voto: 10
La coppia della serata è stata sicuramente Riccardo Pozzoli e Gabrielle Caunesil. Lei, in dolce attesa, è raggiante con un abito nero e capelli super tirati. Lui, in smoking, sfoggia gli occhiali da sole. Congratulazioni! Voto: 8
La menzione speciale di Metropolitan
Purtroppo c’è chi avrebbe voluto osare, ma proprio non ci è riuscita. Cecilia Rodriguez conquista la menzione speciale di Metropolitan, ma in negativo. Ha cercato infatti di portare il colore sul tappeto rosso, ma l’abito giallo è un grande no: con le trasparenze e quell’incrocio sulla vita sembrava più pronta per la spiaggia che per un’occasione così elegante. Voto: 4
Si conclude così questa terza serata di look di Venezia 80. Attendiamo nuovi abiti e look per stasera: in attesa di tanti altri ospiti, tra attori, registi e influencer. Noi come sempre siamo pronti a commentare e a prendere ispirazione, sognando il tappeto rosso come i grandi divi di Hollywood. D’altronde, siamo tutti un po’ dive: non servono red carpet per sfoggiare l’eleganza.
Marianna Soru
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