Durante la riunione del Consiglio dei ministri di mercoledì sera il governo ha approvato un nuovo decreto-legge contenente misure sull’immigrazione. I provvedimenti riguardano principalmente la facilitazione dei rimpatri per chi crea problemi di ordine pubblico, per i giovani migranti che dichiarano di essere minorenni ma si presume mentano sulla propria età, e più in generale per chi comunica dati falsi sulla propria identità. È il terzo decreto sull’immigrazione approvato dal governo di destra di Giorgia Meloni, dopo il cosiddetto “decreto Cutro” e quello della settimana scorsa.
Le nuove regole sull’immigrazione
Sono alcune nelle misure del decreto legge in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare, detto Decreto immigrazione o decreto Cutro per la sede del consiglio dei ministri che lo ha approvato con la duplice intenzione di:
- contrastare i flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali con un inasprimento delle pene
- rafforzare le entrate di lavoratori regolari in particolare di migranti già qualificati con semplificazione delle procedure ed eliminazione della possibilità di protezione internazionale straordinaria
Col nuovo decreto, in caso di “gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”, l’espulsione potrà essere disposta dal ministero dell’Interno o, in caso di gravi motivi di pubblica sicurezza, dai prefetti. Questo riguarda anche chi sia in possesso di permesso di soggiorno a tempo indeterminato, quello che può essere richiesto dopo almeno cinque anni di permanenza continuativa in Italia. La questura può anche decidere di negare il reingresso a chi faccia ricorso contro la propria espulsione, se si ritiene che questo possa generare pericolo per l’ordine pubblico.
Fra le misure più importanti stabilite dal decreto, ci sono anche nuove regole riguardanti i minori non accompagnati. Innanzitutto, saranno predisposti controlli più stringenti per verificarne l’età: secondo il governo, fra quelli presenti in Italia al momento, ci sarebbero in realtà molti maggiorenni che si sono autocertificati come minori. Il decreto autorizza le autorità di pubblica sicurezza a disporre, immediatamente dopo l’arrivo delle persone migranti in Italia, lo «svolgimento di rilevamenti antropometrici», cioè di procedure mediche per accertare l’età dei migranti, compresi esami a raggi X, dopo aver chiesto l’autorizzazione a un tribunale dei minorenni
Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Fedriga, si aspetta un cambio di rotta nella legge italiana sull’immigrazione.
Il contesto, sottolinea Fedriga è quello di un’Europa debole. Colpa dei politiche di diversi Paesi contraddittorie fra di loro e addirittura delle volte in contrasto fra di loro. Intanto in Fvg nascono i primi 5 regolamenti attuativi della nuova legge sull’immigrazione. In tre anni ci sarà un finanziamento di oltre 20 milioni di euro per combattere l’immigrazione irregolare, gli estremismi culturali e religiosi, la violenza e la discriminazione della donna.
Uno dei regolamenti punta a contrastare la tratta di minori stranieri, e a garantire il superamento delle difficoltà linguistiche degli alunni stranieri. Per dare risposte alle esigenze dei Comuni, spiega l’assessore regionale Roberti, la legge finanzierà anche i controlli della polizia locale in tema di ricongiungimenti familiari vista la sproporzione tra gli ingressi e il numero di lavoratori coinvolti veramente sul territorio. Sono in fase di preparazione altri quattro nuovi regolamenti che punteranno alla valorizzazione del pluralismo culturale delle comunità storiche presenti in regione.
Per le strutture di accoglienza sono previsti alcuni provvedimenti che dovrebbero evitare le situazioni di sovraffollamento a cui sono andate incontro molte volte. Innanzitutto gli hotspot in caso di sovraffollamento potranno servirsi anche delle strutture delle capitanerie di porto e della guardia costiera. Inoltre le strutture di accoglienza regionali e comunali potranno derogare alla capienza massima in casi di estrema urgenza, arrivando fino al doppio di quella prevista. Le strutture comunali che ospitano migranti non dovranno pagare la tassa sui rifiuti, e il loro smaltimento può essere assicurato dai prefetti.
Le novità della conversione in legge
Il passaggio in Senato ha inasprito la stretta sulla protezione speciale stabilendo che
- i permessi di soggiorno per protezione speciale, cure mediche e calamità non potranno essere convertiti in permessi di lavoro.
- Si ampliano le ipotesi di trattenimento dei richiedenti protezione internazionale nei centri di permanenza e rimpatrio (CPR), qualora ciò sia necessario per determinare gli elementi su cui si basa la domanda di protezione
- chi presenta domanda di protezione internazionale resta escluso dai servizi del Sistema di accoglienza e integrazione (c.d. SAI), gestito dai Comuni, che garantiscono l’insegnamento della lingua italiana, la formazione l’orientamento legale, la tutela psico-socio-sanitaria.