Mentre Israele si prepara a lanciare un’«offensiva totale» contro Hamas, nella Striscia di Gaza la situazione è già drammatica. L’ultimo bilancio del ministero della Sanità parla di 1055 morti e 5184 feriti, di cui il 60% è rappresentato da bambini e anziani. Tra le vittime ci sono anche nove membri dello staff dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi
L’unica centrale elettrica di Gaza è rimasta senza carburante e si è spenta. Lo ha reso noto un funzionario dell’Autorità per l’energia della Striscia, che resta così al buio
Nuova ondata di razzi dalla Striscia di Gaza
Nuova ondata di razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. L’ospedale per bambini di Ashkelon è stato colpito ma, stando a quanto riferisce una portavoce della struttura sanitaria, non risultano vittime. I media locali parlato di alcuni feriti, almeno due. «Il centro di sviluppo infantile dell’ospedale Barzilai di Ashkelon è stato colpito direttamente da un proiettile proveniente da Gaza», dichiara la portavoce. Nei filmati disponibili si vede il centro completamente distrutto con perdite d’acqua in tutta la struttura. Una parte dell’ospedale funziona da tempo in un settore sotterraneo protetto. Poche ore prima i media israeliani avevano riferito di un nuovo allarme diffuso dalle sirene. Nella giornata di ieri, 10 ottobre, dopo lo scadere dell’ultimatum lanciato da Hamas è partita una pioggia di razzi, con uno dei missili lanciati da Gaza che ha colpito l’Hotel Regina di Ashkelon. Nel nord di Israele alcuni ospedali hanno deciso di trasferire pazienti nel centro del Paese: un ulteriore segno delle preoccupazioni delle autorità che gli Hezbollah libanesi possano unirsi presto al conflitto.
Un aereo passeggeri della Britsh Airways in volo tra Londra e Tel Aviv ha invertito la rotta nelle scorse ore, ed è rientrato a Heathrow, in seguito a una decisione precauzionale adottata dal comandante di fronte agli ultimi aggiornamenti sugli allarmi missilistici legati al conflitto fra Israele e Hamas. Lo riferiscono i media del Regno Unito citando la compagnia di bandiera britannica. British Airways ha giustificato la scelta dell’equipaggio sottolineando come “la sicurezza dei passeggeri rappresenti sempre la priorità” da privilegiare. Una portavoce dell’autorità aeroportuale israeliana ha riconosciuto dal canto suo che in materia di cautele il pilota ha l’ultima parola, ma ha precisato che – al momento dell’inversione di rotta – “non vi erano minacce imminenti” nella zona dello scalo Ben Gurion di Tel Aviv, sebbene fossero stati segnalati lanci di razzi dai cieli della Striscia di Gaza verso altri settori della città