I figli di Stefano Tacconi si chiamano Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria e sono nati dall’unione tra l’ex giocatore della Juve e della Nazionale con Laura Speranza, sua moglie. Vivono a Cunago e il più noto è Andrea Tacconi, primogenito della coppia e legatissimo ai genitori come i tre fratelli minori.

Di lui sappiamo che è nato nel 1995 a Torino e nel suo passato c’è un ruolo in tv. Il pubblico di Temptation Island, infatti, lo ha visto nei panni del tentatore nel famoso reality e, durante l’edizione del 2016, è stato anche volto del cast de La Fazenda.

Per quanto riguarda la sfera sentimentale, sappiamo che Andrea Tacconi ha una fidanzata e il suo nome è Joelle Fargion, mentre nulla si sa dei fratelli. Nella vita privata dei figli di Stefano Tacconi c’è una costante: l’inossidabile legame con la famiglia e il profondo amore per i genitori.

Proprio Andrea e Virginia Tacconi hanno condiviso sui social il loro supporto per il padre dopo il malore che lo ha costretto al ricovero (a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma) ad aprile 2022.

Tacconi starebbe affrontato la riabilitazione come si allenava in campo: “Anche i dottori – ha detto il figlio – dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava”.

Chi sono i figli di Stefano Tacconi e il rapporto

Stefano Tacconi si è raccontato negli studi di “C’è Tempo Per…”, su Rai Uno, esordendo così: “Papà? Ci vuole tanta pazienza, meglio fare il portiere. I miei figli uno più bello dell’altro? Il genio è quello”. L’ex portiere della Juventus e della nazionale italiana é stato operato per un’ernia al disco: “Ho 4 viti nel corpo, il calcio ti dà e poi ti toglie. Sono andato un anno prima a fare la visita e quando ho scoperto che il medico si chiamava Zenga non mi sono fidato, (ha raccontato ironicamente ndr), poi ho scoperto che era juventino… non avevo più il disco, ero talmente distrutto che mi hanno messo un perno in acciaio e adesso suona tutto all’aeroporto e ho un certificato, non posso più fare le tac”. Sui figli: “Il mio primo figlio Andrea aveva cominciato con la Lazio nei Giovanissimi, si lamentava che l’avevo portato da Suor Paola dove ci sono regole precise ma gli è servito per maturare un po’. Ha mollato perchè ha avuto due disavventure con due squadre fallite e si è stufato. L’ultimo figlio ha un carattere molto strano, voglio dargli dei consigli ma si vergogna che vado al campo, ora vuole cambiare squadra, sono ingestibili i figli e io voglio dargli libertà come ha fatto mio padre con me. Poi quando vado al campo ci sono le mamme che sono le peggiori di tutte, offendono l’allenatore perchè il figlio non gioca e l’altro perchè è stato sostituito, quindi sto a casa e faccio prima”. Dopo il calcio la sua seconda grande passione è la cucina: “Sono nativo umbro quindi il mio piatto migliore sono le Penne alla norcina con la salsiccia umbra che è particolare”. Tacconi si sta godendo la meritata pensione: “Sono un orso, un pantofolaio, ho avuto una vita talmente estenuante e adesso a 63 anni vorrei fermarmi un attimo, voglio godermi con mio figlio questa cantina di vini che abbiamo. Nostalgico? Non guardo indietro ma al futuro”

La toccante promessa del figlio Andrea al portiere

Parlando ad Ansa, Andrea Tacconi ha anche svelato il sogno che guida la famiglia, una sorta di promessa che il giovane ha fatto al celebre padre: “Portarlo allo stadio per fare un giro di campo“.

Così, ha aggiunto, “saluta tutte le persone che gli sono state vicine in questo periodo”. E a quanto pare sono state veramente tante: “Milioni di persone anche dall’estero: amici, tifosi, ex calciatori con un affetto incredibile che non ci aspettavamo e che ci aiuta molto”.

La moglie Laura, sempre all’Ansa, ha anche svelato i motivi dietro alla scelta di andare in Puglia a proseguire le cure: “La scelta di essere qui, nell’ospedale di Padre Pio, è stata fortemente voluta da Stefano e dalla mia famiglia per il legame che ci ha sempre unito – ha detto – Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore”.