Oggi si ricorda l’anniversario della strage del Bataclan avvenuta 8 anni fa a Parigi che vide uccise 90 persone. La sera del 13 novembre 2015 avvenne, infatti, il tragico episodio all’interno della sala concerti (il Bataclan appunto), l’attacco terroristico attuato da parte di un gruppo jihadista. Il teatro non fu l’unico luogo assaltato quella notte. Furono 9 in tutto gli attacchi verificatisi, tra sparatorie ed esplosioni – nello specifico 6 sparatorie e 3 esplosioni. Si contarono complessivamente 130 morti e oltre 350 feriti.

La storia della strage del Bataclan di Parigi e degli altri attentati

Il 13 novembre ricorre la commemorazione delle stragi avvenute a Parigi. L’autore di tutti gli eventi di quella sera fu l’autoproclamato Stato Islamico, conosciuto dai più come ISIS. Nello specifico si trattò di un gruppo di 10 ragazzi tra uomini e donne. La strage del Bataclan viene ricordata come l’aggressione più sanguinosa di quella sera. Oltre il Bataclan vennero attentati anche lo Stade de France e altri luoghi pubblici nella regione dell’Île-de-France. Gli eventi del 13 novembre 2015 di Parigi sono ritenuti la più feroce aggressione avvenuta in territorio francese e il secondo attentato più efferato realizzato entro i confini dell’Unione europea (il primo si stima sia l’attacco dell’11 marzo 2004 a Madrid) dopo la seconda guerra mondiale. Insieme alle vittime quella sera morirono anche gli attentatori. Salah Abdeslam fu l’unico a rimanere vivo. Durante il processo per la strage è stato giudicato colpevole per tutti i d’accusa.

In mezzo al gran numero di morti, fortunatamente anche tra gli spettatori andati al Bataclan per il concerto ci fu qualche superstite. È il caso di Stèphane Pinna che ha deciso di raccontare qualcosa di quella sera e della sua vita dopo quella notte.

“Avevamo pensato di salire in balconata – spiega – e in particolare sulla sinistra dove c’era più posto, per poter stare più tranquilli, ma alla fine per fortuna abbiamo desistito”

Tra le altre cose, racconta, appunto, di come insieme al suo gruppo volessero mettersi proprio nella zona da cui poi i terroristi spararono e presero delle persone in ostaggio, ma per fortuna, decisero poi di rimanere sotto il palco. Fu quella decisione a permettergli di rimanere in vita.

Gli altri attacchi terroristici di quell’anno

Sebbene questi eventi siano riconosciuti e ricordati come gli attacchi terroristi peggiori vissuti dalla Francia, purtroppo non furono gli unici. Tra gli altri ricorderemo tutti quello avvenuto il 7 gennaio 2015 all’interno della sede del giornale satirico Charlie Hebdo. La vicenda vide due uomini armati di kalashnikov entrare dentro gli uffici della rivista e aprire il fuoco. Le vittime quella volta furono 12, più 11 feriti. Come se non bastasse, uscendo colpirono anche un addetto alla sicurezza del giornale e spararono su una macchina della polizia uccidendo un’agente. Due giorni dopo ci fu un altro attacco. Stavolta di mira fu preso un supermercato Kosher, l’assassino uccise 4 persone e ne ferì altre 4. Morì per mano di un poliziotto mentre cercava di scappare. Le ragioni dell’attacco furono di chiara matrice antisemita.

Sia nel caso degli attentati di marzo che per quelli di novembre il presidente francese Francois Hollande si rivolse alla nazione. Per gli eventi di gennaio proclamò una giornata di lutto nazionale. Per gli attacchi, più duri, di novembre dichiarò lo stato d’emergenza in tutta la Francia, procedura utilizzata solo altre volte prima di quella nella storia francese. La sera del 13 novembre 2015 viene ricordata ancora come la notte che cambiò la Francia.

Maria Giulia Varrica

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