Il nuovo spazio di Chanel a Milano, dove le collezioni, gli accessori e la pelletteria si riuniscono per la prima volta in un solo store, mostra che il lusso, guidato dai suoi rappresentanti, sta vivendo un periodo di crescita non solo produttiva ma anche di vendita. Servono più store fisici capaci di accogliere quanti più clienti, dedicando a questi ultimi un percorso di assistenza personalizzato: è questo il prossimo obiettivo dell’industria, e Chanel è il prepulsore di un’inarrestabile espansione. Un’espansione che completa il percorso creativo e realizzativo del luxury, in un upselling qualitativo che accresce il valore del prodotto e quello del suo acquirente.
Chanel investe sull’Italia: i prossimi store
Ci sono voluti diversi mesi di lavoro, e ora il nuovo store di Chanel ha aperto le sue porte a Milano in uno spazio totalmente nuovo, connesso con il primo già presente in via Sant’Andrea. Una superficie raddoppiata disposta su due livelli per un’esperienza di acquisto totalitaria e ancora più esclusiva grazie alle private room a disposizione dei clienti più importanti. Un nuovo store che si pone come prima fase di espansione fisica di Chanel che programma nuove aperture, anche lì dove è già presente. Il presidente della divisione fashion della maison, Bruno Pavlovsky, annuncia che l’Italia sarà la prima nazione sulla quale la maison vuole investire, e con i prossimi due store di Milano, dedicato al beauty, e di Torino, dedicato al prét-â-porter, si entra da subito nel vivo del nuovo capitolo di Chanel. ‘’Vogliamo costruire un nuovo lusso’’ dice Pavlovsky mostrando i piani strutturali che prevedono di (quasi) raddoppiare la presenza del brand sul territorio italiano ed internazionale.
Il rapporto della maison con l’Italia
Le prossime aperture e le ultime acquisizioni di società manifatturiere tutte italiane, come quella di Paima del 2021 e Carriaggi Lanificio di quest’anno, mostrano il ruolo strategico dell’Italia nei programmi futuri della maison. Ma da dove deriva la scelta di investire in Italia? Dal turismo e dai vantaggi economici. I turisti scelgono di acquistare in Italia perché i tassi d’interesse sono più bassi e sopratutto per chi proviene dall’America questo è uno dei principali vantaggi. Anche i social assumono una ruolo attivo in questo: su TikTok sono migliaia i video-guida su come comprare abiti e borse in Italia. E questi video spesso mostrano lunghe file all’entrate dei luxury store, e tra tutti i più ‘’condivisi’’ sono quelli di Chanel, che registrano più di 400 visitatori giornalieri. Alla questione sul rapporto tra Italia e Chanel, Bruno Pavlovsky, presidente della divisione fashion di Chanel, dice:
‘’Più del 40per cento dei nostri prodotti sono realizzati in Italia. Questa non è una scelta recente, ma avviene da anni, dal 1999, quando acquistammo qui la prima industria. Le società italiane partecipano alla realizzazione del prodotto ed alla crescita identitaria di Chanel, che ritrova nel tessuto sociale italiano i suoi valori’’
per poi aggiungere che l’Italia, subito dopo quello francese, rappresenta il secondo Paese più redditizio per la maison.
Un lusso sostanziale
La scelta di non essere presente online, senza avere canali digitali come un e-commerce dedicato, ma solo canali fisici, mostra l’intenzione del brand di consolidare un solo rapporto, quello del brand con i suoi clienti. ‘’Chanel nasce come un lusso handmade, tagliato sul corpo delle nostre clienti, e questo contatto deve essere preservato dalla fisicità della vendita dei nostri prodotti’’. Sembra quasi un discorso antico quello sulla fisicità nella vendità, ma lo è realmente? Per Pavlovsky no, al contrario, è più moderno che mai, perchè arriva lì dove il digitale non giunge: ‘’al contatto personale’’. Una narrazione, quella di Chanel, solida come le sue basi, che non si nasconde dietro uno storytelling apparente, ma sostanziale.
Luca Cioffi
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