Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato oggi a Tel Aviv per cercare una “imminente” fase di transizione per trasformare il conflitto ad una minore intensità. La fonte che ha riportato questa svolta è stato un alto funzionario americano citato dalla Cnn.

Guerra Israele-Hamas: oggi Blinken a Tel Aviv per ridurre la pressione su Gaza

“Insisterò sull’imperativo assoluto di fare di più per proteggere i civili e per garantire che l’assistenza umanitaria arrivi nelle mani di chi ne ha bisogno”, ha dichiarato Blinken, come riporta Adnkronos, che ha trascorso gli ultimi due giorni con i leader arabi, sottolineando quanto fosse importante rafforzare gli aiuti umanitari ai Palestinesi e poter agevolare il ritorno degli sfollati. Anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ha indicato quali sono i piani militari relativi al futuro delle operazioni a Gaza, in base ai quali le forze israeliane passeranno da “una fase bellica di intense manovre” a “diversi tipologie di operazioni speciali”. Secondo quanto riportato, Gallant nel suo piano non consentirebbe ai palestinesi il ritorno nelle proprie abitazioni nella parte settentrionale della Striscia fino al rilascio di tutti gli ostaggi.

A Tel Aviv intanto si sono radunate famiglie degli ostaggi di Gaza per esortare l’amministrazione USA di Joe Biden a smuovere la situazione legata agli ostaggi. Riguardo a questo, Blinken avrebbe parlato degli “sforzi incessanti” di Washington per riportare a casa gli ostaggi dalla prigionia di Hamas, soprattutto per rirprendere i negoziati riguardo il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza. Infatti, secondo quanto riportato dal giornale qatarino con sede a Londra, al Araby al Jadeed, citato da Haaretz, una delegazione di funzionari della sicurezza israeliana è arrivata al Cairo.

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