La storia di Cesare Cremonini è simile a quella di tanti cantanti, nostrani e non. Nel 1999 esordisce come frontman dei Lùnapop, gruppo pop rock che ha donato a lui popolarità ed esperienza, e a noi successi intramontabili, come 50 Special, Un giorno migliore, Vorrei e Qualcosa di grande. Il destino di buona parte delle band, si sa, è quello di avere vita breve, e i cinque regaz non sono un’eccezione. Dal loro scioglimento, però, la nuova stella di Bologna inizia a brillare per conto suo.

La prima fatica da solista è Bagùs, ovvero “Tutto ciò che è positivo e bello” in indonesiano, un titolo che si rivela profetico. Gli uomini e le donne sono uguali, PadreMadre, Vieni a vedere perché e Latin Lover trascinano il disco, rilanciando la carriera dell’ex popstar. Da allora, Cremonini non si è più fermato, e album come Maggese e Logico lo consacrano definitivamente, rendendolo una delle punte di diamante del cantautorato italiano. Una posizione privilegiata, che gli ha permesso di conoscere e collaborare con un gran numero di colleghi, mostri sacri, coetanei ed esordienti.

“Mondo”: Cesare Cremonini e Jovanotti (2010)

Cesare Cremonini nel video di “Mondo”, in collaborazione con Jovanotti

«Ho visto un posto che mi piace, si chiama Mondo». Lanciato il 23 aprile 2010 come primo estratto dalla raccolta di successi 1999-2010 The Greatest Hits, Mondo vede duettare Cesare con Jovanotti, che aveva conosciuto artisticamente durante la registrazione di Domani 21/04.2009. Il brano, scritto originariamente per Gianni Morandi, che gli aveva richiesto una una canzone, è stato poi tenuto dall’autore su suggerimento di Ballo, storico bassista dei Lùnapop ed amico fraterno. La scelta si è rivelata azzeccata: il featuring ha ottenuto un ottimo riscontro, portando i ragazzacci del pop ai piani alti della classifica FIMI. I due si sono ritrovati anni dopo, ne “I pesci grossi”, traccia della deluxe edition di Ora, pubblicato da Cherubini nel 2011.

“Hello!”- il duetto con Malika Ayane (2010)

«Sembra facile/ Invece non lo è quasi mai». Anch’esso parte di 1999-2010 The Greatest Hits, Hello! è un armonioso connubio vocale ed emozionale tra Cremonini e Malika Ayane, all’epoca sua compagna, ed è stato descritto, in un’intervista, come «Una canzone d’amore, ma è anche qualcosa di più. Parla di fiducia, di lasciarsi cadere ad occhi chiusi.». Il pezzo consente di assistere a un dialogo tra innamorati, offrendo sia un punto di vista maschile, che femminile. La coppia ha inciso insieme anche Believe in Love, presente in Grovigli, secondo album dell’interprete milanese.

“Contrabbando”: Cesare, Fabri Fibra e Tropico (2022)

«È inutile parlare delle stesse cose/Parliamo sempre di scappare, non ricordo dove». Cesare, Fabri Fibra, Tropico.Il trio che non ti aspetti, ma che funziona. Tropico, all’anagrafe Davide Petrella, è una vecchia conoscenza di Cremonini, avendo partecipato alla stesura di Logico. Ha scritto il testo di questo insolito progetto a tre, e ha dichiarato, a riguardo: «Le buone idee di questi tempi sono di contrabbando, c’è un ingorgo ovunque, troppe informazioni tutte insieme, troppe opinioni, troppa musica tutta insieme, tutti vogliono tutto, tutti sanno tutto… se qualcuno dovesse mai avere una buona idea in questo periodo credo che non verrebbe capita, si perderebbe, meglio farla passare sottobanco in un primo momento, trovare una strada alternativa. Dal basso partono sempre le cose migliori.». Squadra che vince, non si cambia, o quasi. Nel 2023 si sono ricongiunti in Fantasie, terzo estratto da Chiamami quando la magia finisce, opera del paroliere napoletano.

“Stella di Mare”: l’omaggio a Lucio Dalla di Cesare Cremonini (2022)

«Chiudi gli occhi e non guardarti intorno/Sta già entrando la luce del giorno». Reinterpretazione dell’omonima ballata di Lucio Dalla del 1979, Cremonini ha deciso di duettare con il padre di questo capolavoro, dando vita a un ricordo delicato e sentito. Al settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha raccontato: «Per me questo progetto è l’evoluzione naturale di un percorso artistico che riguarda anche il rapporto con la mia città». Regalando una nuova sonorità a Stella di mare attraverso una strumentazione analogica, senza però alterare l’anima della melodia, Cesare ha svolto una raffinata operazione di divulgazione musicale e culturale, riportando nelle radio della penisola la memoria di Lucio.

“Poetica”: la voce di Elisa, le parole di Cesare (2022)

«Questa sera sei bellissima/ Se lo sai che non è finita abbracciami». Il 17 novembre 2022, al Mediolanum Forum, si è compiuto il miracolo. Sul palco dell’arena meneghina, infatti, Elisa e Cesare Cremonini hanno cantato insieme, durante un concerto di quest’ultimo, Poetica, uno dei suoi gioielli più noti e apprezzati. Il sodalizio tra l’ugola d’oro della Toffoli e la penna di Cremonini hanno creato un’atmosfera magica ed emozionante, una connessione che va al di là del momento e della performance. Fortunatamente, i due hanno pensato agli sfortunati che non hanno potuto assistere, e Cesare ha rilasciato un instant record della perfomance live di quella sera insieme alla cantautrice friulana, contenente anche il medley Io e Anna/Anche Fragile.

“La valle dei Re”: la prova autoriale per Marco Mengoni (2014)

«Vedrai scomparire l’oro della corona/ Cadere rotolandosi fino alle mura». Che Cremonini sia un ottimo autore è cosa risaputa, e la sua discografia lo dimostra. Nel 2014 ha, tuttavia, messo il suo estro creativo al servizio di Marco Mengoni, scrivendo per lui La valle dei Re. In merito al significato, egli stesso ha precisato: «Il brano parla di un re tradito che torna dopo l’esilio a riconquistare il suo trono, promettendo vendetta. Coerentemente con quello che sono, non ho voluto pensare di dare un brano che fosse commerciale o utilizzabile. Collaborare per me vuol dire trovare strade.». Sfruttando il particolare timbro di Mengoni, ha cucito il pezzo sulla sua «scintilla di drammatica follia molto teatrale che lui esprime in quasi tutte le sue interpretazioni», dimostrando di sapersi adattare e di rispettare l’identità di chiunque abbia di fronte. Un talento a tutto tondo, malleabile e in continua evoluzione, eppure sempre autentico e riconoscibile.

Federica Checchia

Seguici su Google News