Insieme Raffaella Carrà e Gianni Boncompagni hanno vissuto 11 anni d’amore. Gianni Boncompagni è stato il primo grande amore di Raffaella Carrà. Lei stessa, in un’intervista rilasciata tempo fa a Vanity Fair, lo confermò, ammettendo di aver trovato in lui quella sicurezza che la famiglia, e suo padre soprattutto, non le aveva dato. “Mio padre aveva lasciato mia madre e non lo vedevo mai. Non mi fidavo di nessuno, soprattutto dei ragazzi giovani, di quelli della mia età. Infatti, il mio primo grande amore, Gianni Boncompagni, aveva 11 anni in più di me”, dichiarò la Carrà. Eppure questo grande amore finì per ragioni che, ancora oggi, rimangono poco chiare. Di certo, anche dopo la fine della loro storia, Raffaella continuò a pensare a lui: “Se mi manca? Molto. Avrei voglia di parlargli, di andare da lui. Non si può più e allora, anche se non vado in chiesa, ci parlo lo stesso pregando. Prego tutti i giorni, non solo per lui.” dichiarò.
Il fatidico incontro avvenne alle cinque del mattino per un’intervista. All’epoca, Boncompagni era incuriosito dalla donna che stava rivoluzionando la televisione italiana. Di fronte all’insolita richiesta oraria di Boncompagni, la Carrà si presentò comunque all’appuntamento e, un anno dopo, nacque una bellissima storia d’amore durata ben undici anni nel corso dei quali la Carrà si occupò anche delle tre figlie del compagno Barbara, Paola e Claudia. “Avevo bisogno di un uomo più grande che mi desse sicurezza, di una figura maschile capace di sostituire, nel mio immaginario, quella di mio padre, un vero playboy“, disse in un’intervista la Carrà.
Si sono conosciuti nel 1968, in piazza di Spagna a Roma, grazie ad un’intervista decisamente fuori dal comune: «Lui disse: “Metteremo un divano a metà della scalinata di Trinità dei Monti – ha raccontato nel 2012 la showgirl al Corriere – ma bisogna girare all’alba, alle sei del mattino, verrà fortissima”. Mi misi a ridere, accettai». La storia tra loro iniziò un anno dopo, «con calma», anche se la madre di lei non vedeva di buon occhio la relazione: Boncompagni, oltre ad essere era più grande di nove anni, era separato e per di più aveva già tre figlie. «Mia madre voleva io sposassi un medico o un architetto, ma che gli raccontavo?».