Abbiamo partecipato alla presentazione ufficiale a porte chiuse di Magic the Gathering Bloomburrow, la prossima espansione a tema “animali coccolosi e pellicce” pronta a sconvolgere i giocatori con le sue illustrazioni a metà fra il tenero e l’oltremodo epico! Insieme a noi della stampa e a diversi content creator c’erano ovviamente anche diversi membri del team di Magic al lavoro sul set. Nello specifico, Annie Sardelis (Senior Game Designer), Zack Stella (Senior Art Director), Sarah Wassel (Art Director) e Neale LaPlante Johnson (Game Designer). Inoltre, abbiamo potuto parlare anche con uno degli artisti responsabili di alcune tra le più iconiche e magnifiche illustrazioni di Bloomburrow: David Petersen. Sono sue le opere d’arte “da libro illustrato” che vedrete sotto questo pezzo in anteprima, in attesa di mettere “le zampe” sopra il set a partire dal 2 agosto.
Magic the Gathering Bloomburrow, ogni specie è un archetipo diverso
“Questo è il primo set completamente antropomorfo di Magic. Non ci sono umani a Valley, una piccola porzione del piano dimensionale Bloomburrow.” ha esordito il game designer Neale LaPlante Johnson. Che poi ha continuato: “Gli animali di questo piano, piccoli o grandi, dovranno allearsi contro gargantuesche creature elementali che mettono in pericolo la natura di tutto Bloomburrow”. Insomma: la lore di Magic sembra in perfetta salute e ispiratissima. Peraltro, sempre più caratteristica e intersecata con la pluralità dimensionale che la fa da padrona in ogni nuovo set.
Come a dire, per metterlo subito in chiaro, che se vi aspettate un set puramente fanservice, pensato per far andare in brodo di giuggiole gli amanti degli animali e basta, siete in torto. C’è epicità, c’è storia, ci sono intrighi e magia in Bloomburrow. Ci sono eroi del popolo come la topina Mabel, Heir to Cragflame, regnanti subdoli come Glarb, Calamity’s Augur, e persino stregoni malvagi ammantati di potere mistico come lo scoiattolo Camellia, the Seedmiser. Forse per questo la pluralità di volti, ruoli, vicende e narrativa nascosta sotto il morbido vello della Valley ci hanno impressionati e incuriositi come e più di altre espansioni meno originali e più “umane”.
Tanto più che, come da tradizione ormai per Magic, il gameplay di ogni carta animale è perfettamente fuso con la direzione artistica della sua razza. Della sua classe e con quelli che immaginiamo siano punti di forza, o caratteristici, di ciascuna bestiola. Non fa strano quindi pensare ai procioni come una serie di carte rosso-verdi arrabbiatissime con il mondo, forti nel recuperare dalla spazzatura armi e armature, creando persino marchingegni complessi da sfruttare per rivaleggiare le altre coorti animali. Così come i succitati topini e gli scoiattoli, questi ultimi in particolare, richiamano la Storia del gioco di carte. Che fino a oggi li ha visti sciamare sul terreno di lotta e trarre vantaggio da segnalini, pedine e ondate di code arruffate e pungoli affilati.
Anche i conigli sfruttano una strategia simile, ma in virtù della loro superiore affinità con l’essere umano e della loro dolcezza, il bianco e il verde che colorano le carte si traducono in tecniche subdolamente generose, come la meccanica “gift”. Regalare un permanente o una carta al nostro avversario senza chiedere nulla in cambio può sembrare un accordo svantaggioso, ma vi assicuriamo che potrebbe non esserlo affatto.
Proseguendo in quella che, ve ne sarete accorti, diventa sempre più una versione high fantasy e stimolante delle Avventure di Bosco Piccolo, le lucertole sono rosse e nere. Velenose e letali, ammantate di fiamme e caratterizzate da meccaniche di investimento Punti Vita (i nostri) per ottenere risultati che valgano il rischio impegnato. Quanto agli uccelli, dispensano saggezza blu dal cielo terso e fungono un po’ da elementi leganti in tutte le altre razze. Almeno, per le carte che ci sono state mostrate, e che noi ora dedichiamo a voi su queste pagine.
Anche solo sul fronte ludico, quindi, quest’assaggio di Bloomburrow è stato più movimentato e vasto del previsto, pensato, ragionato ma mai complesso “tanto per”. Il tema, il gioco e l’arte che li unisce in un oggetto meraviglioso come una carta da gioco collezionabile, quindi, anche stavolta, persino più del solito, sembrano collaborare meravigliosamente.
Una direzione artistica incredibile
Ci sono illustrazioni davvero meravigliose appartenenti a innumerevoli stili in Magic the Gathering. Anche senza scomodare i Secret Lair e le loro follie di design. Persino nel mondo delle carte “non full art” ci sono veri e propri quadri celati sotto a foderine di plastica e porta mazzi rigidi vari. Perciò siamo stati più che contenti di avere i feedback puramente artistici di David Petersen. Scevri dal gameplay o da qualsivoglia interesse di altro tipo che non fosse artistico. Il fumettista e artista americano del resto è davvero l’uomo giusto per illustrare gli animali antropomorfi di Bloomburrow, facendo loro conservare l’innocenza e la tenerezza dall’incoscienza, mentre dona loro la scintilla dell’umanità. Ammantando il tutto, peraltro, in un’aura da libro illustrato per bambini che richiama nostalgicamente l’infanzia e il sogno. Con linee delicate, colori poco saturi e texture che sono quasi in rilievo, anche se stampate perfettamente piatte.
Ammirare la sua interpretazione di uno scoiattolo stregone, il succitato Camellia, the Seedmiser permette di entrare nel piano dimensionale ideato da Magic senza sforzo. Sarà per la naturalezza con la quale conserva i tratti tipici di ogni animale, esaltandoli per trasformarli in umani anzichè corrompendoli con movenze per loro innaturali. “Per esempio” ci ha raccontato “mentre stavo disegnando Camellia ho avuto problemi con la sua coda vaporosa. E’ un elemento importante per uno scoiattolo e non sapevo dove metterla per conservare la regalità del personaggio, come impostare la posa. Poi mia moglie è entrata nella stanza e mi ha detto -dovresti fargliela portare in spalla, come una stola. Semplice!-. E in effetti lo era: semplicissimo. Naturale e d’impatto!”.
Tuttavia, se volete proprio metterci in crisi dovreste provare a chiederci se ci piace di più Camelia o la dolcissima Mabel. Anch’ella illustrata in una versione speciale da Peterson. Sarà perché ci ricorda tantissimo la protagonista di Moss e Moss 2, che vi abbiamo recensito tempo fa giocandoli su PSVR 2 (ricordate?). Stupenda.
Per quanto avremmo benissimo potuto vivere dei soli disegni dell’artista Petersen, anche tutte le altre illustrazioni a firma di storici disegnatori di Magic the Gathering non sono certo da meno. In tutte le versioni stampate fra regular, full art, borderless e borderless raised foil anime. In immagine non rendeva come farà dal vivo, pare. Perché i contorni che voi stessi potete ammirare qui sotto nelle foto a corredo del pezzo saranno incisi e riempiti con una sottile lamina dorata in rilievo.
Magic the Gathering Bloomburrow, Commander “pelosotti” e SCOIATTOLI!
Infine, la presentazione si è conclusa con una rapida carrellata e disamina dei mazzi commander preconfezionati. Che tutti, noi compresi, stanno aspettando con molta ansia nel panorama di giocatori Magic. Lo sposalizio animaletti-fantasy si presta così bene del resto, che non poteva essere altrimenti. Ludicamente parlando però, di nuovo pare ci troveremo di fronte a una serie di opzioni tattiche che non avranno nulla da invidiare al comparto artistico dell’espansione.
A partire dal Commander Animated Army, rosso verde capitanato da Bello, Bard of the Brambles. Si tratta di un deck in cui i procioni sono i protagonisti, insieme con le creazioni, gli artefatti e gli equipaggiamenti che con fantasia e intraprendenza forgiano a partire da rifiuti e oggetti dimenticati. Promette bene. Il secondo, di quattro, mazzo presentato è Peace Offering, verde blu bianco sorretto dalla dolcissima Ms. Bumbleflower. La coniglietta gioca con la meccanica del “dono” agli avversari, ma si tratterà davvero di gentilezza senza contropartita? Pare di no. Nel dubbio, comunque, vi riportiamo le parole della designer Stewart. Che ci ha ricordato “i conigli faranno anche quel che fanno bene anche in natura… si moltiplicheranno!”.
Gli altri due, infine, sono abbastanza simili. Il primo è un blu rosso bianco intitolato Family Matters. Il suo responsabile è Zinnia Valley’s voice, una cicogna che tiene molto alla compagnia e a circondarsi di amici. Che siano creature “vere” o segnalini, che quindi il mazzo dovrebbe evocare in quantità. Sperando che non “rubi troppo il lavoro” a un altro deck di un archetipo noto e temuto già da prima di Bloomburrow. Quindi quello verde e nero degli scoiattoli. Altrimenti Hazel of the Roorbloom, il comandante scoiattolo e druido, crediamo non si farebbe scrupoli a mostrare alla cicogna Zinnia cosa significa davvero “sciamare segnalini”. Abbiamo già i brividi, e nemmeno li abbiamo potuti provare!
Che altro dire: siamo pronti per questo piano dimensionale così “pelucheoso”! Quel che non sappiamo, è se siete davvero pronti a vedere le varianti di alcuni dei personaggi più noti di Magic the Gathering in versione animali antropomorfi. Già perchè “quando un umano entra a Bloomburrow… si trasforma” ci ha confessato ridacchiando la director Sarah Wassel. E quale animale poteva rappresentare meglio il mitico Jace… di una volpe? Bellissimo.