Da questa mattina, venerdì 19 luglio, è in corso «un disservizio mondiale dell’agent CrowdStrike che può creare il blocco dei PC Windows e dei Server Windows». Tradotto, disservizi e danni ancora da calcolare. Banche, media e compagnie aeree registrano disservizi dall’una di stanotte, ora italiana, e ancora è difficile dire quando saranno risolti. Se su X vince l’ironia degli impiegati che ringraziano il disservizio per aver anticipato le vacanze, la situazione negli aeroporti di mezzo mondo si fa sempre più complicata.

Tutti i voli sono già bloccati in Australia, che pare essere il Continente più colpito dalle conseguenze del disservizio globale, mentre l’emittente statunitense ABC riporta che American Airlines, United e Delta hanno chiesto alla Federal Aviation Administration statunitense uno «stop a terra globale su tutti i voli».

Lo stato americano dell’Alaska ha avvertito che i suoi servizi di emergenza sono stati colpiti, mentre ci sono segnalazioni di paralisi della Borsa di Londra e Sky News è stata per lunghi tratti off air, aggiornando il pubblico praticamente solo online. L’Australia è stata particolarmente colpita: i voli sono stati bloccati, i supermercati hanno sperimentato il caos alle casse e le reti televisive sono rimaste in difficoltà a causa del malfunzionamento di autocue, grafici e computer. La causa dell’interruzione non è chiara, ma molti degli interessati l’hanno collegata ai sistemi operativi per PC Microsoft. Le principali compagnie di volo statunitensi American Airlines, United e Delta hanno chiesto alla FAA uno stop globale a terra su tutti i voli.

Le compagnie hanno citato problemi di comunicazione, meno di un’ora dopo che Microsoft ha risolto l’interruzione dei servizi cloud che ha colpito diversi operatori low cost. Non è chiaro se la richiesta di impedire la partenza dei voli fosse collegata alla precedente interruzione del cloud di Microsoft. Anche Ryanair ha annunciato probabili stop.